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mercoledì, novembre 07, 2007

La terza verità



Vi invito ad ascoltare tutti i telegiornali di oggi. Vi invito a leggere con attenzione cosa scrivono le “grandi” testate giornalistiche.
Sono schifata.
Hanno ucciso una ragazza inglese a Perugia. Bastardi. Hanno arrestato tre ragazzi. È il lavoro delle forze dell’ordine. Uno dei fermati è del mio paese. Mai visto, mai conosciuto. Un ragazzo di 24 con un blog, come miliardi di ragazzi come noi.
Ora.. io non entro nel merito dell’omicidio ovviamente.. non si sa cosa sia successo, né come, né perché. Né trancio giudizi così, “a sensazione”. Ci sono polizia e giudici per questo.
Eppure i giornalisti hanno come sempre già presentato la loro condanna. E la gente ci ha messo del suo. L’opinione pubblica ha già bollato. Giovani compresi. Per il gusto di puntare il dito, o per un reale sdegno...
Ma se fossero innocenti? O meglio.. se il loro coinvolgimento fosse solo marginale, come quello di ragazzi per errore trovatisi in una situazione terribile? Avrebbero la vita già distrutta. Già segnata. La cosa più orribile di questo delitto non è solo il delitto, quanto il fango che sputano sulle persone indagate (come fecero per il padre di Tommy, o per Youssef Marzouk prima di scoprire che non erano stati loro)… Ho sentito cosa hanno detto di questi tre fermati. Ho sentito come hanno delineato le loro figure. Come si sono attaccati a frasi scritte o foto buffe per farne uscire un’immagine obliqua, incrinata, sporca. Insinuare odio. Ho spulciato quel blog.. non mi è sembrato così da “pazzo” come hanno voluto far credere.. ma pensieri di un ragazzo dei nostri giorni, con i suoi momenti. Se invece in tv al posto di dire che il suo blog è pieno di commenti di gente che lo chiama assassino o di frasi da matto, leggessero anche i commenti belli degli amici che lo conoscevano, e le parole di chi ha spiegato perchè esiste una foto in cui ha la mannaia in mano… se dessero una versione più distaccata dei fatti, se evitassero di fare i razzisti anche nei confronti di uno che è italiano già da dieci anni e ha solo un colore della pelle diverso, se evitassero di parlare di violenza sessuale quando non si è ancora saputo niente di quella sera, ..se pensassero prima.. forse si eviterebbe di straziare sempre l’anima di tutti.
Colpevoli o innocenti.
Chi non è qualche volta un po’ pazzo ? Ha detto pazzo, no assassino.
Chi non si diverte a scrivere sul proprio blog a volte con frasi ad effetto? Era il suo spazio, lo facciamo tutti.
Quando la smetteranno di infiorettare tutto? …..
Sdegno.
Impotenza.
Che sia colpevole o innocente non cambia la mia vita ma spero che Raffaele Sollecito sia innocente, e non solo perché è un giovane studente del mio paese, ma perché vorrei proprio vedere i tentativi di scuse della stampa, i dietrofront… ma temo che finirebbe tutto in silenzi di vergogna che non appagano..

domenica, giugno 03, 2007

Oggi mi è toccata una guida nella fantastica alberobello..
Arrivo e chiedo.. "quanta gente ho nell'autobus?"
Risposta: "23. giapponesi"
Bene dico io... i giapponesi parlano inglese non benissimo quindi posso star più rilassata e parlare lentamente.. spero riescano a capire le cose più tecniche, male che va le rispiego in modo semplice...
Arrivano e, al mio Good morning! rispondono : A-rigatò... che per me continua ad essere un piatto di pasta... possibilmente col sugo...
Cominciamo bene ... dopo due minuti scopro che nessuno parlava inglese, a parte la relativa tour leader che mi ha detto "please speak slowly slowly slowly to me... I translate"
.. azz... Comincio a illustrare le cose del percorso e ad ogni mia frase di tre secondi lei traduce una frase che dura un minuto. O il giapponese è più lungo o chissà che diavolo si inventava..
Penso "ehm.. così ci mettiamo due ore!!".
Capisco l'andazzo. Devo dire poche cose ma buone. Già il tour parte con un'ora di ritardo, timing fatti male.. alla fine parlo solo in bus finchè lei dice "abbiamo poco poco tempo.. pel favole io dico storia di albelobello tanto la conosco così loro hanno tempo pel gilale e visitale il paese" ...insomma traducendo in italiano "fabbià stai zitta così facciamo prima" :D meglio per me ! e che fortuna... alla fine son stata solo a far presenza e a sorridere.. Un giro con 30 gradi all'ombra, un caffè e poi di nuovo in autobus. Loro mangiavano ciliegie e io in silenzio a chiacchierare con lei che chiedeva informazioni sui vari outlet..L'unica cosa che ho scoperto è che in Giappone una ciliegia, dico una, costa quasi tre euro. E che per loro da quando c'è l'euro l'Italia è diventata costosa... per loro...figuriamoci per noi!!!!!!

Buona domenica
f.

sabato, maggio 19, 2007

Insegnamento parte I

ho iniziato ad insegnare francese per un corso intensivo che finirà a fine giugno. a insegnare francese ad un gruppo di 13 ragazzi un po' "disagiati". (o siam noi docenti quelli disagiati??) un gruppo di età compresa tra i 15 e i 17 anni. ragazzi di strada.ragazzi di quelli che già è tanto se conoscono qualche parola in italiano. di quelli che se passano l'anno è perchè i professori non ce la fanno a vederli sempre davanti .. di quelli che "professorèèè cccosss!!!" ... di quelli che si credono i bulletti liberi di fare quello che vogliono... di quelli che sono lì perchè la comunità europea stanzia fondi per il loro recupero.. di quelli che vengono pagati un euro all'ora per andare a scuola... (dico io perchè io mi dovevo fare il mazzo e per beccare una lira ho aspettato anni e questi devono essere pagati per lanciare carte e pennarelli??) di quelli che non portano neanche carta e penna fornite dall'istituto..di quelli che mangiano in classe, escono senza permesso, stanno al cellulare.. di quelli che scrivono "costantino ti amo" e sentono le canzoni della Tatangelo.... di quelli con cui fare a gara per far capire chi è il più forte.. di quelli a cui devi mostrare sorrisi, educazione, risate, parolacce e alzate di voce per creare un contatto, di quelli con cui fare l'amica e la nemica, di quelli che vengono un giorno sì e due no... di quelli che se parlano in dialetto chiedi sempre l'ausilio del traduttore .. di quelli che non hanno intenzione di aprire libro e devi tenerli sei ore in classe... di quelli che parlano di omertà e rispetto.. di quelli che ...

"professorè tu sì fort, me si fatt lesc, me si fatt stè citt, t'ingazz e ì te chiet scus... sì l'unic ca ngià pust sott sott. àdavere. "
professoressa tu sei forte, mi hai fatto leggere, mi hai fatto star zitto, ti incazzi e ti chiedo scusa.. sei l'unica che ci ha domati. davvero."

queste sono soddisfazioni.

mercoledì, aprile 18, 2007

.....

- Mi hai chiuso la porta in faccia, perché?
- Perché sei la solita stronza.
- Non ti sembra di esagerare?
- Se per te farmi stare da solo al ristorante per mezz’ora mentre ti scopavi il cameriere è esagerare..
- Beh si.. che ti devo dire.. mica stiamo insieme io e te !
- Se continui così certo che non starai con nessun altro.. diventerai madre di un pargolo col grembiule e il menu! (ridendo)
- Ma smettila idiota.
- No smettila tu.
- Di fare che ?
- Di comportarti come una minorenne coi tacchi…
- Ma che ne sai tu…
- Solita risposta al femminile..
- Si, sarà solita, ma è anche vera.
- Ma che ci perdete a dire le cose chiaramente e a fare due più due uguale quattro? Dovete sempre prima fare la radice quadrata del logaritmo della derivata di a in base cazzi miei?
- Ahahahahah
- Tu ridi eh… forse sei davvero incosciente.
- Meglio incosciente che mediocre.
- E questo che c’entra?
- Mediocri sono le femmine con cui esci di solito. Mediocri sono le ragazzine che ti scopi a casa tua per paura di fartele in un bagno al ristorante come me. Mediocri sono le scuse che dai al tuo gelo. Mediocri sono le tue singole uscite con delle ragazze per puro sesso. (inviperita)
- Non è vero.. e poi.. Non mi sembra tu sia mediocre. (sorrisetto beffardo)
- Sei il solito bastardo. E comunque…esci con me quando te lo concedi. Troppo compromettente passar del tempo sempre con la stessa fanciulla. (sarcastica)
- Non ho capito Françoise.. rigiri la frittata ora ?
- Certo che si.. manco ti rendi conto dell’effetto che provochi....
- Me ne fotto come te. E ogni tanto mi diverto a sbattere porte...
- Sbatti, sbatti! Tanto è un verbo che ti piace moltissimo! Almeno per una volta hai avuto una reazione a qualcosa. Ho dovuto aver il cattivo gusto di farti pensare che uno mi stava toccando in tua presenza per vederti un po’ infastidito..
- Pessimo gusto. Già è tanto che non ti ho mollata lì a piedi.
- Già è tanto che non ti ho preso a schiaffi.
- E perché avresti dovuto ora? Ma tu vedi un po’ ..
- Perché secondo te io posso scopare nella stanza accanto a dove sei tu???
- E perché no? “Mica stiamo insieme io e te..!” e del resto c’erano tre camere di mezzo….(pungente e sicuro di sé) E non gridare sul pianerottolo. (afferrandola per un braccio)
- Voi maschi non capirete mai un cazzo di niente.
- Voi femmine sarete sempre zoccole e non lo ammetterete mai. (divertito)
- Sempre sostenuto.
- Mai messo in pratica davvero ! (entrano in casa)
- Ti odio.
- Sei divertente.
- Versami da bere e stai zitto.
- È un Sassicaia 2002. Ti stavo aspettando. E "stai zitto" lo dico soltanto io.
- Meravigliosa scelta.
- Non te la meriti.
- Me la merito eccome.
- Se non stai zitta ti lascio la bottiglia vuota.
- Scusa, farò come vuoi tu.
- Brava…..

giovedì, marzo 15, 2007

ricordi

La scienza ci dà delle risposte a volte. E spesso son consolatorie. Altre non lo sono affatto. forse per la loro freddezza, forse per la mancanza di meraviglia, forse per i termini che utilizza per spiegare cose cui noi leghiamo immagini di un colore brillante.. Certo è che gli studi sulla memoria oggi hanno portato a questo... http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/scienza_e_tecnologia/ricordi-indelebili/ricordi-indelebili/ricordi-indelebili.html

ora posso spiegare come mai la mia labile memoria resta a volte incollata a dei flash che ritornano .. anche se io ho sempre pensato fosse solo .. amore...

stasera altro spettacolo e domani partenza per milano.. per il concerto di Damien Rice e per vedere vecchi amici.. cercherò di accumulare altri ricordi, sperando che il mio dna li nasconda in una piccola nicchia per tenerli legati a me..

sabato, gennaio 27, 2007

MEMORIA...

"La Shoah - mot hébreu signifiant "catastrophe" - désigne spécifiquement l'organisation par l'Etat, par le régime nazi et ses collaborateurs, de la persécution et de l'extermination systématique, et bureaucratique, d'environ six millions de Juifs. "Holocauste", terme d'une acceptation plus large, est aussi utilisé. D'origine grecque, Holocauste signifit "sacrifice par le feu". Les nazis, qui arrivèrent au pouvoir en janvier 1933, avaient développé une idéologie raciale qui voyaient dans les Allemands les représentants d'une "race supérieure" et dans les Juifs, des êtres "inférieurs", "indignes de vivre". Pendant la Shoah, les nazis s'en prirent aussi à d'autres groupes parce qu'ils les considéraient comme étant "racialement inférieurs" : les Tsiganes, les handicapés et certains peuples slaves (Polonais, Russes, etc...). D'autres groupes de personnes, tels que les communistes, les socialistes, les Témoins de Jéhovah et les homosexuels, étaient persécutés pour des motifs politiques ou de comportement social............"


PER NON FAR FINTA CHE TUTTO QUELLO NON SIA MAI ESISTITO, PER NON PERMETTERE A NESSUNO DI DIRE CHE L'OLOCAUSTO E' UNA INVENZIONE, PER NON CONSENTIRE CHE POSSA ACCADERE ANCORA.......

mercoledì, dicembre 13, 2006

contagiamoci !


Ecco la mia rivincita!!

Si oggi l'ho avuta... meno male che la scienza mi supporta..

ora.. veniamo al dunque..

io lo so che ho una risata assurda, divertente e squillante.. (una cosa normale per me mica poteva esistere) e so che con quella risata ho anche fatto le mie migliori figure di merda ovunque... persino al centro di New York, circondata da una schiera di harleysti..e so addirittura che quando parte si gira tutto il mondo a capire da dove giunga quel suono ma.. finalmente... non mi sento un fenomeno da baraccone!!

La famosa risata fabianesca definita anni fa quella del Delf-porco, dato che, derivando da un incrocio tra il delfino e il porco, dire la risata del PorcIno stava oggettivamente male, la famosa risata fabianesca, dicevo, suscita l'ilarità altrui non perchè io sia un clown travestito da femmina o un alieno da compatire (dato che rischio puntualmente di morire soffocata ahimè n.d.r.) .. se gli altri guardandomi ridono con la faccia allibita e divertita, mi sfottono per farmi continuare quasi fossi un criceto su una palla (aiutooo non respiro!!), o esibiscono sorrisi a 40 denti (compresi alcuni di quelli già caduti) non è colpa o solo merito mio! è colpa del loro cervello che capta gli stimoli esterni in un determinato modo. L'hanno scoperto degli scienziati britannici.. grazie al cielo! http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/scienza_e_tecnologia/risata-contagiosa/risata-contagiosa/risata-contagiosa.html quindi.. continuate ad emularmi, signori!


e dirò di più.. più rido più vuol dir che capto .. più gli altri ridono per me più vuol dire che sono uno stimolo positivo.. beh e allora che ben venga!! altra missione compiuta! :)


AHAHAHAAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAAHAHAHHA

martedì, dicembre 12, 2006

killing oneself..

ci sono persone che uccidono i propri familiari, ragazzi che lanciano sassi, kamikaze che procurano stragi.. ci sono stupratori di bambini e spacciatori incalliti, ci sono protettori velenosi e spie che vengono avvelenate.. ci sono violenze per la strada e proiettili vaganti che, puntualmente, colpiscono qualche innocente.. padri che decapitano le figlie e ragazzi depressi che si suicidano perchè la fidanzata li ha lasciati.. ci sono tragedie di qualunque natura ogni singolo maledetto giorno.. e di fronte a tutto questo..
.. scatta la morale sull'eutanasia. scattano le polemiche su chi non ce la fa più. Ma un uomo che non ha la possibilità nemmeno di mangiare, bere, parlare, vivere.. alzarsi e buttarsi dal balcone.. avrà pure il diritto di smettere di piangere e di sentirsi un peso per le persone che ama?

"non è la morte che separa, solo la mancanza d'amore". J.M.

giovedì, novembre 30, 2006

Il dubbio è una passerella che trema tra l'errore e la verità (G. Bufalino)


"Il dubbio è facoltà tipicamente umana, non c’è dubbio.
Il dubbio è se chiamarti per dirti che oggi non ti vorrei sentire oppure deluderti soltanto, sparire.
Il dubbio è mi faccio un altro giro di teroldego oppure passo a qualcosa di più definitivo.
Il dubbio è “quella bambina è veramente figlia mia?”
Il dubbio è attesa e di solito aspetti che la vigliaccheria ti passi da sola come un’influenza, banale.
Il dubbio è paura, è “non voglio essere solo” e sapere che invece è esattamente così.
Il dubbio è una serie di conseguenze altamente probabili, è un’esitazione bastarda, è l’autostima che muore.
È un mondo inadatto e, maledizione, ostile al tuo cuore, al tuo giovane fiore. "
G.Casale...Reading..

Quante volte ho pensato che la verità del tutto fosse nel dubbio... e questo perchè non è verità assoluta o indefinita. Il mondo è fatto di mille verità parziali e prospettive individuali, ognuna con la propria ragion d'essere, ognuna con la propria essenza, con il proprio dubbio relativo negli oppositori. E quando i dubbi delle due parti di verità si scontrano? quando i miei dubbi si scontrano con i tuoi? è lì forse, in quell'incrocio di energie che si toccano come forze concentriche attirate da un magnete, è lì dicevo che il doppio dubbio diventa per una frazione di secondo nullo, la verità assoluta.

Continuo a pensare che la verità del tutto sia nel dubbio. Perchè esso ci consente di mettere tutto in discussione, di provare a vedere le cose da altre prospettive, di non restare reclusi nella nostra narrow mind ma di ampliare gli spazi conoscitivi. Perchè il dubbio..beh.. fa mettere in dubbio anche noi stessi e la nostra presunzione, le pseudocertezze saccenti su cui quotidianamente camminiamo e che hanno solo un sapore stantio. Il dubbio è ostile si, se lo si teme. il dubbio è paura si, ma di non affrontarlo. Iil dubbio sarebbe una forma di luce se non si avesse terrore del buio. è sul dubbio più grande che si fondano le verità meno rivelate.. la fede.. il dubbio è quella serie di domande esistenziali che ci fanno dubitare di tutto, del nostro stesso vivere. Il dubbio è filosofia. Il dubbio è punto di partenza. è dal dubbio che si giunge alla risposta meno sbagliata. Mai restar indecisi e dubbiosi, agire e iniziare ponendosi un dubbio. E dubitare magari anche dopo aver scelto. Per giungere almeno a una propria verità. E a scegliere il meglio.

Il dubbio sei tu, è ciò che mi circonda, è il mio lavoro. il dubbio è il mio risveglio di domani.. il dubbio è il mio modo di essere sempre diversa da me stessa e dagli altri.. è il mio modo di non accettare tutto quello che mi viene proposto come un automa, è il mio modo di pensare, riflettere, cercare una risposta plausibile.. è il mio modo di tener vivo il cervello.

C'è nessunooooo??


"Credere è monotono, il dubbio è profondamente appassionante". O.Wilde

martedì, novembre 28, 2006

i miei amici maschi lo dicono da sempre...

(dal corrieredellasera online)

Parole, le donne ne usano il triplo dei maschi
Il gentil sesso batte gli uomini 20 a 7 (mila) e mentre parla prova sensazioni paragonabili all'ebbrezza


SAN FRANCISCO (Usa) – Luann Brizendine, neuropsichiatra e direttrice di una clinica di San Francisco, ha pubblicato in un recente libro – The Female Brain (Il cervello femminile) – gli ultimi risultati della sua attività di ricerca sulle differenze tra sessi ricondotte a differenze nella fisiologia cerebrale. Il testo, ambizioso nel suo disegno generale e dettagliato nell'esposizione dei risultati, confronta le differenze tra il cervello maschile e quello femminile e le riconduce alla vita intra-uterina. Dall'attività degli ormoni sessuali nella formazione del cervello del feto dipenderebbe quindi la differenza tra le due materie grigie. La Brizendine considera quindi il cervello dei maschi e quello delle femmine "diversi per natura", e larga parte di questa differenza sarebbe riscontrabile nelle attività emotive e comunicative, soprattutto quelle verbali.

COMUNICARE LE EMOZIONI - «Le donne hanno un'autostrada a otto corsie per elaborare le emozioni, mentre gli uomini l'equivalente di un sentiero di campagna» sintetizza Brizandine; non c'è quindi da stupirsi nell'apprendere che in media le donne utilizzano il triplo delle parole proferite dagli uomini (20 mila contro 7 mila). E non ci si può sorprendere nemmeno del paragone che la neuropsichiatria avanza tra il piacere femminile della chiacchiera e la sensazione di soddisfazione tipiche dell'eroina: la chimica celebrale non è poi così dissimile secondo Brizendine. Inoltre le donne parlano più velocemente e impiegando più cellule cerebrali per farlo. La comunicazione però non si limita al solo parlare, ma anche all'ascolto, cosa di cui tiene conto anche il libro. Il testosterone, responsabile della silenziosità maschile, influisce anche sulla capacità di ascoltare il prossimo, limitandola. Forse un meccanismo di difesa – e di selezione naturale? – contro le chiacchierone.

NON COMUNICARE I TABOO – C'è però un'area del cervello che è più sviluppata in quello maschile: la capacità di pensare al sesso. Qui la situazione si capovolge: «gli uomini hanno l'equivalente di un aeroporto internazionale per gestire pensieri sul sesso, mentre le donne una piccola pista d'atterraggio provinciale abilitata per i piccoli velivoli». E forse in questa ulteriore differenza per genere è da ricercarsi anche parte della differenza comunicativa, gli uomini pensano a cose di cui non si può parlare così frequentemente, e per cui bastano poche parole, nei casi più felici introduttive all'azione, negli altri alla solitudine.

REAZIONE DEL MONDO ACCADEMICO – La ricezione del testo della Brizendine – che uscirà in Italia per i tipi di Rizzoli nel 2007 ­– non è stata unanimemente positiva nel mondo accademico; molti studiosi hanno avanzato critiche sulle tesi esposte, e considerano il ruolo del testosterone meno decisivo in termini di fisiologia cerebrale. Secondo questi studiosi le differenze tra le personalità maschili e femminili sono riconducibili al condizionamento sociale in cui gli esseri umani crescono. Deborah Cameron, professoressa di linguistica all'università di Oxford, pensa addirittura che non ci siano differenze di genere apprezzabili per quanto riguarda l'attività comunicativa verbale: "Se si raccolgono più dati e si aggregano più studi in materia si scopre che ci sono solo piccole differenze tra la quantità di parole proferite da uomini e donne". Ai due sessi ora il compito di discuterne, o di meditarci silenziosamente, a scelta.
28 novembre 2006

domenica, ottobre 08, 2006

fuckin' dictatorship

La libertà di stampa non è mai esistita.
La libertà di stampa non esiste ancora oggi nel 2006. Testate delle grandi potenze mondiali o piccoli giornali di provincia sono costretti, a volte pena la vita, a rispettare un minimo, se non a rispecchiare in pieno ciò che sono le volontà “decise dall’alto”.
Altri giornalisti uccisi. Cito notizie di qualche mese fa tratte da un sito ufficiale “nel 2006 sono 25 gli operatori dei media uccisi e centinaia restano incarcerati; 200 nel solo Nepal, dove più di 117 sono rimasti feriti nelle manifestazioni dei giorni scorsi. In Irak si trema per la sorte di Salah Jali al Gharraoui, corrispondente dell'agenzia France Presse rapito nel centro di Bagdad il 4 aprile scorso. E' il quarantaduesimo giornalista rapito dall'inizio della guerra: cinque sono stati uccisi, fra loro Enzo Baldoni.
Ma oggi non parlo solo dei coraggiosi inviati speciali in guerra come Ilaria Alpi o come tutti quei giornalisti sequestrati, liberati o uccisi in Iraq o in Afghanistan.. Erano reporter di guerra. Il rischio, per quanto ingiusto e malato, era già messo in conto sulla busta paga.
Oggi parlo della giornalista russa Anna Politkovskaya, uccisa a colpi di pistola nell’ascensore di casa sua. Sempre critica sul governo Putin e contraria alla guerra in Cecenia. E proprio su quello stava lavorando per un articolo da consegnare..domani.. con rivelazioni e foto importanti. Il governo russo tace e intanto il pc e il materiale di lavoro della donna vengono sequestrati.
Non siamo in un film di James Bond. Né in un libro di Grisham. Siam purtroppo e sempre seduti davanti a uno schermo dove trasmettono la vita vera, quella che non conosce il significato della libertà e dei diritti umani. Siamo in una continua dittatura mondiale, quella peggiore, perché si ammanta di paroloni quali democrazia e convenzioni internazionali.

Illusioni... Articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo:
"Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere."

No comment.

Per saperne di più... di qualunque credo politico siate... http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/10_Ottobre/08/giornalista.shtml
http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/esteri/giornalista-russa-uccisa/silenzio-cremlino/silenzio-cremlino.html
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=124474

lunedì, settembre 11, 2006

11/9

"Un grande re del terrore arriverà dal cielo e seminerà distruzione e morte. Il fuoco brucerà nella città più nuova. Le torri più alte cadranno"( Nostradamus )



il ricordo è sempre tremendo..

giovedì, agosto 31, 2006

momento di stizza volgare del giorno


mi stanno sul cazzo i saccenti. mi stanno sul cazzo le prosopopee inutili. mi sta sul cazzo chi si sciacqua la bocca sputando solo merda. mi sta sul cazzo la gente viscida e oltraggiosa. mi sta sul cazzo chi ha pronto solo cinismo da spararti in faccia come un proiettile di piombo arruginito. mi sta sul cazzo chi parla senza sapere e senza capire. mi sta sul cazzo chi si diverte a far lo stronzo perchè sa che è intelligente e può farlo, e mi sta sul cazzo perchè la sua intelligenza potrebbe usarla un po' meglio. mi sta sul cazzo chi offende senza motivo e chi ride delle disgrazie altrui. mi sta sul cazzo chiunque non sappia rilassarsi un attimo e chiunque veda il mondo sempre e solo in nero come macchia di inchiostro indelebile. Mi stanno sul cazzo l'indisponenza, la maleducazione e il sarcasmo gratuito. e mi sta sul cazzo la stupidità. Bisognerebbe far fuori gli stupidi. Su una cosa sola Hitler aveva ragione .. quando gli chiesero "mein Fuhrer perchè invece degli ebrei non sterminiamo gli stupidi?" lui rispose "è un programma troppo vasto".......

"Cuando un tipo está cayendo desde la azotea piensa -por ahora todo va bien, por ahora todo va bien- pero llegará el momento que llegue al suelo y eso es lo peor"

martedì, agosto 29, 2006

momento di stizza del giorno

rubo una frase da un'amica..

"La convinzione è la peggiore tra le bugie."
quindi voi, popolo di convinti, smettetela di sputar sentenze e erger il cranio ringalluzzito e, umili, imparate il significato delle paroline "grazie" e "scusa" prima di chiudervi da principi autoeletti nel castello dell'autoesaltazione. Lì aprite gli occhi, ci son trappole nascoste, perchè da disprezzare sarete disprezzati e come per qualunque forma di "potere" chi sarà al vostro fianco lo sarà per puro interesse. e poi basta con le bugie. mentir anche inconsciamente non serve a nulla!
Scendete dal piedistallo e iniziate a guardar la gente negli occhi.
Potreste accorgervi che l'iride del contadino è più splendente della vostra.

lunedì, luglio 10, 2006

9 luglio 2006. ore 20.00 INDIMENTICABILE...



È stata un’immagine triste e bellissima.
Premonizione della nostra vittoria. Tramonto di un campione che era ad un passo dall’Olimpo.
Per gli amanti del calcio vero come me, oltre alla gioia, alle lacrime, alla festa e alla soddisfazione di aver finalmente vinto la Coppa del mondo, c’è anche la delusione di aver visto un professionista scendere così in basso, uno che era la classe in persona arrivare ad un gesto così ignobile e ingiustificato in mondovisione. Ecco allora che la coppa resta lì mentre Zizu scende dando le spalle a tutti, al successo, al mondiale, alla sua nazionale, ai tifosi che l’hanno sempre creduto una divinità.
è stato triste e orribile nel nome del fair play, di quello che il calcio dovrebbe significare, gioco di gruppo, rispetto, unità, lealtà... (questo è il calcio che ho vissuto qui in casa.. la realtà è diversa da anni purtroppo..)

Ma a dispetto di questo.. Noi..gli AZZURRI.. abbiamo vinto, e ce lo siamo meritati. Di fronte ai pronostici, ai francesi, alle offese, ai problemi di calciopoli, ad un paese non coeso in tripudio collettivo.
A casa prima la tensione, gli improperi, una cena veloce, la cassetta che registrava tutto, il vino sul tavolo, i gesti scaramantici, la bandiera in testa… più di due ore di “sofferenza”.. e poi… l’urlo finale, un boato riecheggiante nella penisola, abbracci, lacrime e .. champagne addosso, per tutta la cucina, nei calici!!


Ho portato mia nonna in giro a fare il carosello, il paese era in festa, impazzito, si ballava dovunque, un tripudio di bandiere, clacson, trombe, visi dipinti al tricolore.. abbiam giocato a calcio nella piazza principale, correndo e ridendo, mentre attorno si cantava e si saltava, nell’aria musica e colori. Si respirava gioia. Si respira ancora gioia. Un trionfo per tutti.

Grazie azzurri. Per quella bandierina che ho creato. Grazie a tutta la squadra, che ci ha creduto, che ha fatto miracoli, che ha stretto i denti e che ha sorriso e sofferto, come noi tifosi, sempre fino alla fine.

venerdì, giugno 16, 2006

Mi lasceranno un posto per sognare?


A.A.A. vendonsi terreni sulla Luna
"I prezzi sono davvero stracciati"
In 4 anni incassati 6 milioni di euro: è tutto legale per una svista
Attraverso il sito i possono fare acquisti anche su Marte e Venere

LONDRA - Il motto "ti regalo la Luna" potrebbe smettere di essere un luogo comune fra innamorati. Esiste infatti chi la Luna la vende davvero, divisa in lotti però. Sono Sue e Francis Williams, una coppia di coniugi inglesi che, con la loro MoonEstates, è riuscita a guadagnare in soli quattro anni sei milioni di euro, proprio vendendo terreni sul satellite terrestre. Ma non solo, i due hanno un giro d'affari che si estende anche su altri pianeti, come Marte e Venere........


http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/venditori-di-pianeti/venditori-di-pianeti/venditori-di-pianeti.html

Mi lasceranno un posto libero per sognare?
chi non ha alzato gli occhi al cielo almeno una volta di fronte a quella luminosa magia che si presenta ogni sera in forma diversa? chi non si è mai chiesto cosa ci sia davvero lassù? chissà com'è la Terra vista dalla Luna... soprattutto nelle sere d'eclissi... chissà se da lì questo pianeta sembra in ordine, sembra quell'oasi felice che non è mai stato..
Vendono pezzi di luna.. voglio averne uno.. anche se la luna a loro non appartiene.. anche se è degli amanti, dei poeti, dei sognatori, degli astronomi e degli astronauti.. beh, vorrei anche io i miei 4 mila metri quadrati...certo non li arrederei mai, e soprattutto non li vedrei mai, ma lascerei una bella eredità, chissà che tra un secolo i miei nipoti.. :)
Dopo tanti anni passati con fittizie immagini di Lei nella mia stanza come sarebbe bello credere di possederne davvero un pezzetto tutto mio..
chissà che almeno lì io possa avere ancora un posto per sognare..ad occhi aperti..il cielo..
Saremmo più vicini al paradiso?
Dolci sogni lunari..