venerdì, giugno 30, 2006

Addio Aaron Spelling!!!

"Zebra 3 in ascolto"
"aiutooo Kelly si vuole suicidare!!"
"Hutch dobbiamo correre - No Starsky lasciala fare, chissà che la smettano con le puntate di Beverly Hills!!"
" E allora noi chiamiamo Charlie!"
" e no, se ci sono quelle 3 veniamo pure noi, vero Hutch??"

La possiamo chiamare in alcuni casi tv spazzatura, ma ditemi un po': chi non ha MAI visto una puntata di telefilm storici come Starsky e Hutch, Dynasty, Charlie's Angels, Love Boat (mare profumo di mareee) e di tutti i casini e gli scambi di coppia di Beverly Hills 90210??? non ci credo neanche un po' se qualcuno afferma di non essersi mai appassionato alla storia delle tre investigatrici bellissime capeggiate da un misterioso Charlie.. o alla storia dei due poliziotti con la macchina rossa e la striscia bianca.. o alle storie di Brenda e Brendon (che fantasia!!)! beh.. quel pazzo che ha ideato tutte queste interminabili storie ricche di sequel.. ha lasciato questo pianeta.. e un po' mi dispiace e lo devo ringraziare.. se i pomeriggi fino alle 4 me ne stavo stravaccata sul divano sonnecchiante seguendo alcune puntate tutte le volte che non avevo voglia di studiare .. e come me anche altri miei amici :) ehhh i ricordi di roma!
con un sorriso amaro ricco di mille ricordi passati e recenti (io Starsky e Hutch lo vedo tutt'ora!) che si accavallano (le puntate di love boat con mia nonna ad esempio... ) ora torno al lavoro. oggi è una giornata infernale e gioca anche l'Italia. incrociamo le dita.
a presto.

mercoledì, giugno 28, 2006

Driiiiin! pront sì tu??

Stamattina girando velocemente nel web ho trovato questo:

Londra, 700 sms alla settimana
19enne finisce dallo psichiatra..

http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/scienza_e_tecnologia/telef/folliesms/folliesms.html


molti.. troppi di noi.. (tranni quelli che per farti mandare un messaggio li devi pregare in 15 lingue, uff!) siamo ormai quasi sms-dipendenti.. anche se non vogliamo ammetterlo.. si vive col cellulare in tasca, in mano, sul tavolo.. sempre a portata di mano, sempre in psudoattesa di qualche comunicazione di servizio da chiunque..soprattutto da chi portiamo dentro.. e ora con tutte le offerte di messaggi gratis ci sbizarriamo a intavolar discussioni, salutare, comunicare, prendere appuntamenti, organizzarci... tutto via sms.
Io in primis. e me ne rendo conto. da un lato c'è il discorso economico. li mandi "gratis" e così dopo una spesa mensile di otto euro ti senti libero di comunicar qualunque cosa per mezzo di quelle letterine digitali sul display del cellulare.. E non è uno scherzo.. per quanto costa telefonare oggi, se si devono metter d'accordo più di due teste o proporre serate o chissà che, basta mandare un msg generalizzato e si riesce a risolvere il tutto in pochi minuti.
Dall’altro lato c’ è la complicità nascosta in poche parole, o il bisogno di comunicare a qualcuno qualcosa in qualunque momento. Anche un gesto d’amore o un’offesa. Una necessità a volte eccessiva.
Ora, che sia chiaro, non voglio faro un trattato sul cellulare, non starò a generalizzare o puntualizzare sulle solite menate di "i giovani di oggi non comunicano più di persona, oggi il cellulare è una divinità, la comunicazione virtuale annienta il contatto umano, le persone si nascondono dietro uno schermo.." e tutte le altre cose di natura social-sociologica che sentiamo sempre in giro.. (giustamente anche, direi).. perchè se no dovrei per controparte parlare anche di tutti gli aspetti positivi della mobile technology.. e quindi l'abbattimento delle distanze, la velocità delle comunicazioni urgenti, il risparmio economico..e bla e bla e bla . e Bleah ! No, sono cose che sappiamo tutti. O quasi.
Quello che oggi mi ha lasciato perplessa è quell’articolo.. finire da uno psichiatra.. il giungere all’estremo, restare vittime e dipendenti .. oggetti stupefacenti, abbiam già sentito casi relativi a tv, videogiochi, internet..e ora gli sms.. la solitudine che porta ad attendere un messaggio come segno dell’essere importanti per qualcuno.. o anche solo il segno dell’esistere nella mente di qualcuno per qualche secondo. Almeno per qualche secondo.
Siam davvero arrivati a questo? Se la comunicazione diventa una necessità estrema per le anime sole, magari circondate da mille colleghi sconosciuti in un ufficio, possiam paragonare l’avanzatissimo cellulare al messaggio nella bottiglia di un naufrago?? L’àncora di salvezza ? l’amo da lanciare sperando che qualcuno l’afferri? La speranza cui aggrapparsi per sentire di avere un minimo ruolo?
Siam davvero così soli ? (si lo so che ogni caso è particolare, ma voglio per una volta generalizzare!!!) purtroppo iniziamo davvero a valutar l’importanza che abbiam per qualcuno in base a quante volte ci chiama o ci manda un sms?? A volte si.. mi rendo conto che può essere orribile.. mi piacciono i messaggi, mi piace riceverli, inviarli, lo trovo divertente, intrigante, simpatico, sbrigativo e potrei metterci mille altri aggettivi, ma non voglio più questo metro di giudizio! per fortuna non ho mai smesso di voler sentire davvero il calore..
Please God stop this foolishness!! Send me a text message when you’re ready to do that…

lunedì, giugno 26, 2006

estate...che ha dato il suo profumo ad ogni fiore..

Avevo promesso di scrivere l’augurio d’estate. Avevo promesso anche a me un post per il 21… ma poi i giorni son trascorsi e non ho scritto fino ad ora.. non c’è un perché se pensi che non hai scritto per anni, non c’è un perché se le cose che vorresti dire son troppe e non hai il tempo… non c’è un perché se per qualche giorno il blog non ti sembra il luogo più adatto per esprimerti e vuoi continuare a tener tutto nella tua testa.. riacquistare equilibrio per scrivere..
Non c’è un perché se i giorni trascorrono in fretta e non ce ne accorgiamo…

Estate…
Pelle che brucia come bouganvillae in fiore.. l’afa che non dà aria e la sera vicino al mare a respirar brezza e salsedine.. ieri luci colorate nel cielo mi hanno riportata alle immagini di bambina.. che si spaventava dietro i vetri ma, affascinata, guardava i colori che si disponevano in forme geometriche e finivano per cadere nel mare. E lì mio padre che mi faceva sedere sulla sua gamba destra sul balcone.. e mi teneva la schiena.. e mi indicava tutti i fuochi che gli piacevano.. e mi teneva la mano perché non mi spaventassi e mi… e lo sentivo con me. Nei fuochi d’artificio.
Estate.
Voglia di corpi stesi al sole e di abbronzatura, abitini corti e albe sugli scogli… mille ricordi di viaggi in giro in auto a scoprire il mondo.. e quest’anno chissà dove andrò e se vedrò qualcosa di nuovo. Ho bisogno di luoghi sconosciuti, di carte geografiche e stupore negli occhi.. ho bisogno di risate e lingue straniere ignote .. di sforzarsi a capire e girare in cerca di angoli nascosti.. ho in mente mille immagini di fiordi e scarpinate, laghi immensi e piccoli pescatori, grandi cene e silenti campeggi, ostelli confusi e chiese abbandonate.. musei affollati e birre sul molo, arcobaleni improvvisi e diluvi alla guida.. concerti per strada e balli scalza.. spettacoli da preparare e cinema all’aperto.. immagini che ricerco e ritrovo a tratti ancora nelle estati trascorse..
Estate.
36 gradi all’ombra. Fumi alcolici e pelle sudata.
E qualcuno che mi tenga per mano.


RICETTA DA BERE: ESTATE
Ingredienti: 1/3 Granatina 1/3 Succo Di Limone 1/3 Rum Per Servire: 1/2 Ciliegina Candita. Metodo di preparazione: Agitare nello shaker con ghiaccio
tritato. Servire nel gotto basso, con mezza ciliegina candita..

martedì, giugno 20, 2006

Désillusions et tourbillons

Come si reagisce ad una delusione? Ancora ad un’altra delusione. La pazienza ha un limite o forse no.. diventa rassegnazione. La certezza che quell’individualismo marcato di cui mi si può accusare sia forse l’unico modo per non restare delusi. Avevo smesso di attender qualcosa dagli altri. Ma forse non era vero, forse mi illudevo solo che fosse così, forse non c’erano più persone che potevano deludermi, quelle che erano state importanti l’avevano già fatto. È sbagliato aspettarsi qualcosa, ma forse è sottile il limite tra aspettarsi qualcosa e sperare che quella cosa avvenga. Ci delude la persona o il mancato avvenimento? Una delle due cose o tutte e due. Non lo capisco più e probabilmente non ho neanche il tempo di indagare in merito. Fatto sta che a volte qualcosa che volevamo non accade e dobbiam ricalcolare tempi spazi ed emozioni.. riconsiderarne altri, ritornare sui nostri passi.. Ritorna il muro di strafottenza a volte quasi a protegger da qualunque cosa. O ritorna l’amarezza ad albergare nell’io.
L’ho sempre chiamato SOPRAVVIVENZA quel modo di vivere che ho. Quell’affrontare le cose cercando il più possibile di sentirmi leggera. E molte volte ci riesco. Altre magari meno, perché il peso delle cose nei giorni di vento si fa sentire di più … e ho bisogno di purificarmi con acqua salata pensando pensando per non pensare più. E mi ritrovo a chiedermi cosa farò quest’estate, dove sarò, dove andrò, se andrò e con chi. E mi ritrovo a sentirmi donna e a non voler rivivere cose che ho già vissuto. E mi ritrovo a temere le differenze, le distanze, il dolore e le cose dette che non hanno valore. E mi ritrovo a non voler credere e ad andare avanti credendo solo che le cose migliori prima o poi arriveranno. È uno stato di semiequilibrio riconquistato che non vuole interrompersi, che frana ogni tanto ma recupera. “Tanto Fabiana è forte”. Un disco riascoltato mille volte ma forse la puntina del piatto si è un po’ consumata. E il disco stride. Graffia. O punge come le zanzare che mi stanno già da giorni succhiando il sangue. La mia stanza il solito rifugio. Il lavoro la grande forza del non-pensiero. I ricordi la grande pessima compresenza di assenze. Me lo devo ricordare che se mi agito non sto bene. E non me lo posso permettere. Tachicardia. Se poi ci aggiungiamo tutte le sigarette che sto fumando….devo urlare un grosso vaffanculo e ridere. Non è sempre possibile. Non vuoi farlo sempre. Ma chi me lo fa fare ?? tanto poi l’ho capito che ci si ritrova soli soprattutto quando non si vuole esserlo. È una delle grandi leggi di murphy forse.. la realtà bussa alla porta delle illusioni. Il silenzio torna negli occhi velati.
E ancora dei soffioni si son posati sulle mie mani sudate ieri sera, mentre in silenzio avevo bisogno di aiuto.



Guardando per caso le costellazioni
(Robert Frost)

Puoi aspettare tanto, tanto tempo
prima che in cielo accada qualcosa
di piu' dello scorrere delle nuvole
e delle Luci del Nord, che corrono
come brividi pungenti.
Il sole e la luna s'incrociano,
ma non si toccano mai, ne' fuoriescono
fiamme, ne' si scontrano violentemente.
Sembra che i pianeti s'incontrino
nei loro tragitti, ma non accade nulla,
non viene fatto nessun male.
Possiamo tranquillamente continuare
la nostra vita, e guardare ovunque
tranne che alle stelle, alla luna e al sole
perche' abbiamo bisogno di colpi
e di cambiamenti per non impazzire.
E' vero che la siccita' piu' lunga finira' in pioggia,
che la pace piu' lunga in Cina
finira' in conflitto.
Ma verra' deluso chi restera' sveglio
nella speranza di veder rompere
la calma del cielo, di fronte a lui
nella sua vita.
Quella calma sembra proprio essere certa
fino all'ultima notte.

lunedì, giugno 19, 2006

accade la vita


Forse domani,o forse no,
ma prima o dopo, accade.
Accade che dentro di te, un’aria nuova c’è…
Voglia di cambiare, Capita anche a me…
E la ragione ha il sopravvento, sopra ogni illusione…
Posso capirlo e perdonare, chi non mi ama più!
Non si può fuggire, Troppe volte, no…
Finalmente chiari,
Soffri un po’, Il tempo poi, Ti saprà, guarire!
Quando vinci sono tutti là…
Si paga a caro prezzo, ciò che credi sia lealtà.
Successo… Sei falso pure tu!
Inventarmi ancora, perché no?!
Criticarmi è un gusto al quale non rinuncerò…
Capirmi… Capirti!
L’anima, che è in me, di colpo esplode, accade…
Prigioniero, in questo corpo, io!
L’amore c’è, ma a volte, non si vede, accade!
Accade che hai paura, anche di te… Accade…
Che il buio incontra la fede…
Che più nessuno ti crede!
Accade che, più avanti vai E più ti senti, solo…
Dovunque va, Quell’entusiasmo, incontra aridità!
Bell’idea, volare… Finché sei lassù…
Non è sempre, cielo, Aiutati, un po’ anche tu… Dai una spinta, al cuore!
Riprendiamo il dialogo fra noi,
Fanno un gran rumore, dentro, Quei silenzi tuoi…
Tacere! Noi non possiamo più…
Più passione, quando mi amerai!
Pensami più forte, come non hai fatto, mai!
Ancora… Più coraggiosi, di allora!
C’è troppa volontà di farsi male, mi pare…
Tempo di primati, non è più!
Ci sono tante storie, da salvare… Vivendo!
Difendi la tua storia, pure tu…
Accade… La vita aiuto, ti chiede…
Accade… Accade!
Ritroverai quella luce, la tua voce, chi dice…
Accade!


è tutto già in questa canzone, troppe sarebbero le cose da aggiungere e troppe da urlare.. ho ascoltato la prima volta questa canzone di Renato Zero quando facevo il quarto superiore.. e mi lega al ricordo di massimo ed elena..allora ancora insieme.. noi tutti ancora insieme, il liceo, le follie da ragazze, i segreti, le paure, le mani.. le corse in macchina cantando quella canzone e credendoci.. e io ci credo ancora, anche se le cose continuano a cambiare, anche se sono nati tanti silenzi.. anche se sono passati tanti anni. Cambiamenti, amori, lacrime, cinismo, paura, impotenza, delusioni, gioie, viaggi... sempre aria nuova all'improvviso. L'anima che è in me si assopisce e poi "di colpo esplode.."..e ho capito semplicemente che...accade..

venerdì, giugno 16, 2006

Mi lasceranno un posto per sognare?


A.A.A. vendonsi terreni sulla Luna
"I prezzi sono davvero stracciati"
In 4 anni incassati 6 milioni di euro: è tutto legale per una svista
Attraverso il sito i possono fare acquisti anche su Marte e Venere

LONDRA - Il motto "ti regalo la Luna" potrebbe smettere di essere un luogo comune fra innamorati. Esiste infatti chi la Luna la vende davvero, divisa in lotti però. Sono Sue e Francis Williams, una coppia di coniugi inglesi che, con la loro MoonEstates, è riuscita a guadagnare in soli quattro anni sei milioni di euro, proprio vendendo terreni sul satellite terrestre. Ma non solo, i due hanno un giro d'affari che si estende anche su altri pianeti, come Marte e Venere........


http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/venditori-di-pianeti/venditori-di-pianeti/venditori-di-pianeti.html

Mi lasceranno un posto libero per sognare?
chi non ha alzato gli occhi al cielo almeno una volta di fronte a quella luminosa magia che si presenta ogni sera in forma diversa? chi non si è mai chiesto cosa ci sia davvero lassù? chissà com'è la Terra vista dalla Luna... soprattutto nelle sere d'eclissi... chissà se da lì questo pianeta sembra in ordine, sembra quell'oasi felice che non è mai stato..
Vendono pezzi di luna.. voglio averne uno.. anche se la luna a loro non appartiene.. anche se è degli amanti, dei poeti, dei sognatori, degli astronomi e degli astronauti.. beh, vorrei anche io i miei 4 mila metri quadrati...certo non li arrederei mai, e soprattutto non li vedrei mai, ma lascerei una bella eredità, chissà che tra un secolo i miei nipoti.. :)
Dopo tanti anni passati con fittizie immagini di Lei nella mia stanza come sarebbe bello credere di possederne davvero un pezzetto tutto mio..
chissà che almeno lì io possa avere ancora un posto per sognare..ad occhi aperti..il cielo..
Saremmo più vicini al paradiso?
Dolci sogni lunari..

giovedì, giugno 15, 2006

Il tuono percorre la pianura
nasconde il cielo tutti i suoi uccelli
Sole scorticato
sotto la sua ultima luce
le pietre sono più pietre che mai.
Mormorio di incerti fogliami
come ciechi alla ricerca della strada
Fra pochi istanti
acqua e notte saranno un solo corpo.
Octavio Paz

Giunto è il tacito fruscio notturno. Il peso della voce della notte. La stanchezza mi invade e mi distrae, come a volermi risvegliare da un sogno. Ma il sonno ha la meglio e piano sento indebolirsi le membra e lo sguardo va, in incoscienza, verso le lenzuola messe di fresco. Spengo le luci qui intorno, tra pochi istanti anche io sarò un solo corpo con acqua e notte..tutto è già pronto a cullarmi, spero anche il tuo pensiero.
Dolcenotte

mercoledì, giugno 14, 2006

Vestita di pensieri


Qual è la vera nudità di una donna, se non quella inespressa dei suoi pensieri?
Nell’aria in questo momento fluttuano i primi profumi estivi della sera che cullano la mente nella tenue malinconia di giugno. La dolcezza dell’attimo si ammanta di sorrisi al chiaror di luna e riesco a goder del silenzio. Silenti le labbra, in tumulto la mente. Alchimie composte di immagini disegnano ricordi. Così tanti fotogrammi ripercorrono i miei ventinove anni come in una serie impazzita di cluster danneggiati e non riesco a seguire in tempo la costruzione del puzzle. Sono io.

Nella nudità dei pensieri. Vestita di notte.