lunedì, settembre 24, 2007

Cristina e le sue stagioni


Conosci i miei occhi se guardano lontano da te
le mani che non so curare,
conosci le stanze poco illuminate dov'è
possibile arrivare bendati.
Pronunciare una ferita
quando è appena ricucita
non è semplice.
Arginare la tensione
contenere un'emozione
è più nobile.
Ecco un'ombra che mi lega
la certezza di qualcosa che poi cambia.
Scavare o tralasciare il senso
voltarsi e non guardare dentro.
Ammettere o tacere, avvicinarsi e rimanere.
Conosci i miei occhi quando guardano verso di te,
i giorni normali senza un gesto da ricordare.
Conosci i colori e la parte più scura di me
difficile da raccontare.
Conosci i miei occhi quando guardano lontano da te,
i particolari delle mani che non so curare,
conosci i ricordi e la parte più scura di me
difficile da raccontare.


Un album meditato, preciso, curato nel dettaglio. non chitarre isteriche, non elettroniche sognanti...La quinta stagione l'ha voluto chiamare. Il termine esatto è "ordine". l'ordine e il rock forse non sono mai andati d'accordo, ecco perchè questo album al primo ascolto non mi è piaciuto. Per niente. ed ero delusa...Poi mi son detta come al solito.. aspetta.. metti in loop.. arriverà a colpirti qualcosa.. Non c'è la violenza e la rabbia, non c'è il gioco burlesco, non c'è la sperimentazione, ma c'è una forza diversa.. una consapevolezza diversa.. e infatti... I testi sono minuscoli cammei per il cuore. da leggere in determinati stati d'animo..Migrazioni... i suoni decisi e puliti.. con cadenza regolare.. Come le lacrime... un senso di armonia nell'aria e di positività.

Questo album mi ricorda l'aria..Mi ricorda il respiro.. La speranza.. L'universo. è il cambiamento, la rigenerazione..

Non vedo l'ora di capire dal vivo come tutto sarà...


Buon ascolto...

martedì, settembre 11, 2007

falling like a bird.. open shooting.

(please guardate il video prima durante e mentre leggete)
http://video.google.com/videoplay?docid=-6709385551270436855

I lay, looking at my hands
I search in these lines
I`ve not the answer
I`m crying and I don`t know
watching the sky
I search an answer
I`m free, free to be
I`m not another liar
I just want to be myself… myself
And now the beat inside of me is a sort of a cold breeze
and I`ve never any feeling inside
ruining me…bring my body
carry it into another world
I know I live… but like a stone I`m falling down [.......…to the end.]

L.C.


Egoismo. Come palla rimbalza. Il foglio ondeggia sulla scrivania pieno di caratteri incomprensibili. Cosa altro vuoi ? ci sarà un giorno in cui tutto sarà limpido come il cielo in Alaska? Datemi un bostik per incollare le due metà del mio cervello.. o quelle del cuore? Non so.. la dicotomia mi rende da sempre instabile. E inaffidabile. Stanotte ho sognato woody allen.. forse che il suo umorismo non voglia esser un’inconscia e beffarda attenzione del mio io contro di me… ridi pagliaccio e tra la cena delle beffe e quella dei cretini magari ci mettiamo anche un buon surrogato di mc donald’s.. Veleno insomma. Come quello che ingerisco tutte le volte che cerco una risposta. Un’unica risposta a tanti uncini capovolti col puntino.. credevo che la crisi dei trenta fosse passata. Credo realmente stia iniziando. La necessità di aver una dimensione propria. Uno spazio proprio. Metri quadri in cui esser la regina. La mia camera arancio procede.. libreria montata e già stracarica.. ma manca il letto. Come se ancora disconoscessi questo luogo che mi ha cresciuto. Rifiuto di tenerlo ancora come nido.. dichiarare che in fondo non è cambiato niente. Butto giù i muri col piccone e mi creo una casa nuova. Non posso. Sfondare cementi che non mi appartengono..o non più. ho un limitato spazio d’azione. Non posso essere egoista. Lascio gli spazi ai vicini. Basta che non vengano a chiedermi il limone per il tè, io bevo earl grey e pure senza latte quindi.. a ciascuno il suo. Tanto questo territorio non può essere comunque toccato. Sono stata dal notaio e mi appartiene. Anche se non lo sa nessuno. Non ho messo il nome sul citofono, non mi interessa.. anche il postino non lo sa che sarebbe quello il portone giusto.. ancora si affida ad andar dall’altro lato e io sorrido. Doppio anche il portone, così come il cancello, così come il cervello, così come ogni angolo di cielo che vedo, così come ogni sogno che soppeso. Nuvole di nebbia attraverso a piedi.. temo di aver perso qualche grado se la vista si confonde e diffonde confusi segnali di fumo. Gli indiani mi manderebbero un telegramma per chiedere spiegazioni. O il risarcimento danni. Pessima figura. Il problema come al solito è nei codici. Di comunicazione o di cifratura. Chi vuol dire e chi vuol nascondere. Che banali gli esseri umani nel cercar chiavi d’accesso .. gli hacker dell’anima sarebbero miliardari qui se riuscissero a capire quanta ricchezza nascosta c’è. Niente egoismo. Mai stato. Né prima né dopo ma si è sempre fraintesi quando si cerca di migliorare.. allora ho deciso che voglio peggiorare, così forse sarà più easy comprendermi al volo.. o prendermi in volo. Un colpo ad un piccione. Fucile a canne mozze tanto per divertirsi. Il wwf non vuole ma qui la caccia è già aperta.

mercoledì, settembre 05, 2007

serious...


NON sono una persona seria. sono un buffone di corte che sottilmente fa dell'amara ironia al proprio re. e da solo nel camerino si toglie i campanelli.
NON sono una persona seria. sono l'animatore da villaggio che inventa scenette che ammaliano e fanno passare il tempo, ma poi torna in stanza e spesso si sente vuoto.
NON sono una persona seria. sono il pagliaccio del circo con mille numeri magici e occhi colorati, ma muto e con il trucco nero.
NON sono una persona seria. sono un politico nella mia testa, incoerente e ridicolmente voltabandiera.
NON sono una persona seria. sono una amante del gioco, del piacere, della risata, che poi sotto la doccia canta summertime.
NON sono una persona seria. sono un saltimbanco da piazza, mangiafuoco e giocoliere con nuovi elisir curativi, che poi toglie il cilindro e sotto non ha più capelli.
NON sono una persona seria. sono un neonato che piange di notte senza sapere il perchè e poi ride se qualcuno lo prende in braccio.
NON sono una persona seria. sono il mio riflesso nell'acqua, narciso e boccadoro, ombra di velluto, bustino allacciato stretto, coppa di champagne, souvenir del passato, insonnia di torpore, immagine sfumata, menzogna presagita.. sono l'essenza della mia testa, gioco di specchi. sono e non sono..


a volte è meglio spegnere la luce.


f.
ps..going to Bologna..