venerdì, agosto 22, 2008

pensieri positivi

Nell’oretta di pausa concessami in ufficio oggi, giornata di interminabile delirio, riflettevo ancora sul mio anno bisestile e sul mio stato umorale ormai semestrale.

Leggendo da Wikipedia, alla voce Schizofrenia ho trovato :

È da tenere presente che schizofrenia è un termine piuttosto generico che indica non una entità nosografica unitaria, ma una classe di disturbi, tutti caratterizzati da una certa gravità e dalla compromissione del cosiddetto "esame di realtà" da parte del soggetto. A questa classe appartengono quadri sintomatici e tipi di personalità anche molto diversi fra loro, estremamente variabili per gravità e decorso.
In casi molto gravi i sintomi possono arrivare alla catatonia, al mutismo, provocare totale inabilitazione. Nella maggioranza dei casi di schizofrenia vi è qualche forma di apparente disorganizzazione o incoerenza del pensiero. Vi sono però certe forme dove questo sintomo non compare, e compaiono invece rigide costruzioni paranoidi.


Ho iniziato a riflettere sul fatto che dentro il mio cervello ci siano ben 21 inquilini (erano 6 poi si son moltiplicati a loro volta) ben distinti, molto dissimili, e che spesso non riescono proprio a convivere. Lasciam perdere le riunioni di condominio poi.. Ho cominciato inoltre ad accorgermi che il mio pensiero è spesso incoerente e che ultimamente la paranoia si è unita ai miei sbalzi d’umore. Il fatto che non ci sia il pericolo che mi dia all’assoluto mutismo, sebbene abbia iniziato a parlare molto meno rispetto al passato, non è una garanzia. Mi trovo a temere di essere in uno stato preschizofrenico ancora non patologico. Ma anche questa non è una garanzia, ma soprattutto non è una consolazione.
Ora, quanto deve durare questa forma di insopportabile separazione dell’essere? E soprattutto che senso ha ammettere di aver paura del dolore e restare immobili non facendo altro, in questo modo, che accrescerlo ? il fatto è che giornalmente ho mille voci contrastanti nella testa, il che mi fa dedurre che o sono schizofrenica, o soffro di personalità multipla o sono semplicemente ancora così immatura da non aver più la forza di essere risoluta e scegliere saggiamente. Mi basterebbe anche solo esser risoluta. La saggezza la lascerei a chi di competenza. Preferirei a dire il vero una delle prime due ipotesi : la malattia accertata è una forma di escamotage.. “è malata, non è colpa sua” .. comodissimo. Invece sospetto che la risposta più accreditata sia l’ultima. A 31 anni voglio tornare a 15. Anche 21 se necessario, così almeno in America mi è consentito bere.


Forse c’è un episodio depressivo in atto.
Ma allora perché ci sono dei momenti in cui sono così felice? Ho iniziato ad aver paura di rischiare, ecco cos’è.. e paura di perdere. e paura di star peggio. e paura che qualcuno mi deluda e paura di deludere. e paura di andar contro tutto quello che pensavo fosse giusto. e paura di TUTTE le emozioni belle. eppure quando improvviso ritorno la fabiblu di sempre… quelli sono i miei momenti migliori.
ma le cose belle le distruggo di solito..


PERCHE'?
G.Ungaretti

Ha bisogno di qualche ristoro
il mio buio cuore disperso
Negli incastri fangosi dei sassi
come un'erba di questa contrada
vuole tremare piano alla luce
Ma io non sono
nella fionda del tempo
che la scaglia dei sassi tarlati
dell'improvvisa strada
di guerra
Da quando
ha guardato nel viso
immortale del mondo
questo pazzo ha voluto sapere
cadendo nel labirinto
del suo cuore crucciato
Si è appiattito
come una rotaia
il mio cuore in ascoltazione
ma si scopriva a seguire
come una scia
una scomparsa navigazione
Guardo l'orizzonte
che si vaiola di crateri
Il mio cuore vuole illuminarsi
come questa notte
almeno di zampilli di razzi
Reggo il mio cuore
che s'incaverna
e schianta e rintrona
come un proiettile
nella pianura
ma non mi lascia
neanche un segno di volo
Il mio povero cuore
sbigottito
di non sapere
1916

lunedì, agosto 18, 2008

silenzio.

battere e levare.
battere e levare.

come prostitute assoldate su una vecchia provinciale noi ci facciamo comprare dal tempo. Che ci passa di fianco, fa un fischio e ci fa salire in auto per poi fermarsi quando più ne ha voglia. a volte non c'è musica, solo silenzio, ma il tichettio dell'orologio tiene svegli di notte. sono arrabbiata. oggi sono veramente arrabbiata. o sfibrata. non lo so. ma la donna non ciclica, per quanto soggetta a crisi isteriche mensili, ultimamente subisce realmente una crisi di nervi. ingloba la tensione, ingoia, continua a far lottare in modalità austiana la ragione e il sentimento, ove lo scontro diventa frustrazione.

e neanche la felicità può esser vissuta a pieno. niente sembra essere giusto.sono arrabbiata con tutti, anche col lavoro oggi.

con chi mi sta facendo urlare. e nonostante questo il silenzio. di fronte a una tristezza che sembra non avere fondo. il mio silenzio di fronte a quello che dovrebbe rendermi felice. il mio silenzio di fronte a quello che dovrebbe uccidermi. il silenzio intorno e sul blog. voluto. necessario.

ma somatizzare non aiuta. eppure non ho altro rimedio. e il male si propaga nelle persone che più amo e che non posso o non riesco a salvare. e non riesco a dare tutta la gioia di cui sarei capace e come vorrei..
... dove sono finita?