giovedì, febbraio 28, 2008

incastrata fissa?

ridere ridere.
con il sole negli occhi.
il suono di un pallone contro il muro e ragazzini maldestri che giocano.
i nomi delle barche non si leggono, troppo accecante la luce.
una corda arancio consunta è incastrata tra gli scogli. o è fissa? o è incastrata fissa?
vorrebbe scappare ma è ancorata lì, come se avesse lasciato andare qualcosa senza riuscire a seguirla. il muschio le parla, viscido un po' pericoloso, alla fine innocuo, immobile anche lui. un salto e poi un altro come per la campana. aiutami, non voglio cadere..
bolle nell'acqua. inquinato. ma resta sempre mare. mi lava dentro. potessi solo immergermi.
è ancora inverno ma oggi c'è un cuore di primavera.
il cielo sopra di me. con gli angeli come a Berlino.
voglio ridere ridere.
staccare la spina, accendere gli occhi. parlare a raffica e ascoltare. accavallare senza mai finire un discorso.. quanti interrotti.. parole su parole solo per consentir loro di cavalcare i secondi..
il silenzio solo di fronte a una visione. venti secondi. forse dieci. è un turbamento da déjà vu. ti prego, lascia che accada ancora. ad occhi chiusi, un respiro profondo, un silenzio, un'emozione. Un'immagine che conosco. Come il gatto di Neo.. ma avevo la mente a Morfeo.
coincidenze.
i castelli di bottiglie incompiuti, le direzioni perse, i muretti a secco e il molo.. strade percorse e ripercorse, vie senza uscita. e poi le scorciatoie.

un nano va in palestra, un folletto canta, e il sole continua a sorrider loro come cornice.

"luce luce lontana
più bassa delle stelle
quale sarà la mano
che ti accende e ti spegne"

lunedì, febbraio 25, 2008

lontano dall'Ariston...

Fuori la nebbia invade come la padania la mia terra del sud.
Dai vetri il cielo rosso bagnato ammanta i palazzi e le piante che circondano il mio balcone.
E io qui nella mia stanza vedo Sanremo. Come un rito. Ma oggi con qualche emozione in più. In platea Domenico, biondo e sorridente come sempre, compagno di poker e tante risate… il fratello di Bianca… sul palco lei domani, bella e semplice fanciulla con cui ho condiviso un falò e qualche sorriso... E un altro amico sul palco, un giovane ballerino.. seguire i suoi movimenti con la gioia di una bambina. In bocca al lupo amico mio. Che sia solo l’inizio…
Buona visione a tutti.

sabato, febbraio 23, 2008

Le sterminate distese di bianco offrono al mio cuore spazi aperti e aria nuova.
La stanchezza non prende mai il sopravvento di fronte a monti imbiancati e soleggiati, sfiorati anche dalla sagoma della luna.
Il freddo non punge. Accarezza.
La libertà è una sensazione di cui non posso fare a meno.
La tavola a contatto con la neve e con il ghiaccio graffia, canta, sorride, si anima.. mi porta a valle cavalcando dunette, tagliando percorsi o seguendo scie tracciate.
Non riesco a concepire come se ne possa far a meno. Anche solo un giorno all’anno così può rianimarmi.. sentire la natura che ti entra nelle viscere, negli occhi, sulla pelle. Un biancore che dà pace, il vento che ti gela le guance.. musica negli chalet, a 2500 metri sul mondo.. e tutti che sorridono presi dalla stessa magia.
È un incantesimo. La fatica, i dolori, tutto si annienta. Nella condivisione dell’esperienza, ciascuno è solo con le proprie emozioni. Si scende correndo, in silenzio, vivendo a proprio modo ogni brivido.. la soddisfazione, la curiosità, la paura, la tregua.
Sdraiarsi sulla neve.
Passare tra gli alberi.
Lasciarsi schiaffeggiare dal vento.
Lasciarsi abbracciare dal sole.
Riscaldarsi con l’alcool.
Mangiare su panche di legno sulle vette del mondo.
Giocare con le ombre.
Giocare con il silenzio.
E ridere dentro senza poter condividere.
Perché ci sono delle emozioni che non puoi descrivere. Non puoi comunicare. Non puoi e non vuoi, perché sono più veloci di un desiderio, più private di una lacrima, più profonde della gola di un vulcano.
E restano, attendendo la prossima volta.


"[...] E gittatasi in basso, e cominciata a discendere, rotando dall'alte spiagge su per l'altra neve, quando più cercò loco basso, più crebbe sua quantità, in modo che, terminato il suo corso sopra uno colle, si trovò di non quasi minor grandezza che 'l colle che essa sostenea: e fu l'ultima che in quella state dal sole disfatta fusse. Detta per quelli che s'aumiliano: son esaltati."(L. da Vinci)

martedì, febbraio 05, 2008

un altro piccolo passo!

Mi guardo intorno e il disordine di questa stanza mi disarma. un po' mi sciocca.. io che sono così precisa sul lavoro e per le cose per me più interiori (i cd e i libri sono in ordine alfabetico..ehm..) ho attorno un evidente caos. cartoni, teli avvolti, quadri per terra, roba sparsa sul pavimento. tutto a destra. a sinistra invece la libreria, la scrivania, il mondo del lavoro. preciso. dall'altro lato disordine da magazzino. che a volte mi snerva . a volte mi diverte. sembra di essere in un bazar.. e pensare che è da un anno che devo "ricostruire" la stanza.. ma è ancora un cantiere.. a luglio i muri arancio.. poco dopo la libreria montata.. e dopo sei mesi oggi un nuovo passo..oggi è un giorno importante: ho comprato il materasso!! secondo voi quanti mesi aspetterò per avere anche il letto? :) vorrei potermici dedicare.. aver il tempo.
mi è sempre piaciuto impegnarmi le giornate, ora però sono frenetiche. vorrei potermi coccolare un po'. mi pesa persino partire ancora, sabato. sono mesi che ho la valigia in mano per un motivo o per l'altro.. eppure so già che chiusa la porta di questo bazar, percorsi i 900 km che separano dalla meta, il bianco della neve mi darà pace, il vento sul viso e tra i capelli mi darà la libertà, il suono del ghiaccio sotto la tavola sarà musica.. e ancora ricomincerò a respirare. questa volta è vacanza. mi permetto un'altra vacanza.
quanto ho imparato a star bene con me, con le mie passioni. quanto mi riempiono. quanto mi sento viva nonostante la stanchezza, piccoli traguardi raggiunti ogni giorno che donano nuova luce a tutto il resto..
e questo piccolo passaggio sul blog è la buonanotte dopo aver chiuso il word per lavoro.. ma ora ho sonno e domani è un'altra avventura !
have a good night..
f.