sabato, febbraio 24, 2007

senza toccarsi.

Come scavare a mani nude nella terra Per sentire il sangue mescolarsi con la pioggia
Cauterizzare le ferite vivere per il solo senso che ha
Come nuotare in un oceano congelato Per sentire il cuore che ti esplode dentro ilpetto
Vivere per immaginare per percepire il solo senso che ha
Ma io lascio che le cose passino e mi sfiorino Perché non sono in grado di comprenderle
Essere deboli in un mare verticale Sentire quanto i rischi possano aumentare
E odiare per sentirsi vivi Per percepire il solo senso che ha
E improvvisamente ritornare primitivi Essere comici e tornare primitivi
E bere il sangue del nemico solo per gustarne la diversità
Ma io lascio chele cose passino e mi sfiorino Perché non sono in grado di comprenderle ...

Io lascio che le cose passino e si sfiorino senza toccarsi...

http://www.youtube.com/watch?v=ny4CA4DUlQU

si come sempre non comprendere. o comprendere e non accettare le diversità abissali. Lasciarsi sfiorare dalle cose ma restarne comunque segnati. Passare avanti come ad un semaforo saltando l'incrocio .. il bivio. Percepire e accanirsi. dire e non dire, chiarire cose che non posson esser chiarite. il silenzio resta ma non serve a niente. Perchè il limite della comunicazione sta proprio nella parola, fautrice di incomprensioni e mancate chiarezze. Perchè la percezione ha porte così diverse e lontane? perchè la diversità oggi mi sembra un limite invalicabile? Non sopporto più tutta questa Babele di immagini e pensieri.. non voglio lasciarti passare e sfiorarmi.. perchè non sono in grado di comprenderti!! ma le cose continuano a sfiorarsi senza toccarsi..
Oggi non mi sopporto.

lunedì, febbraio 19, 2007

...


ogni cosa e il suo contrario. sentirsi e non udirsi. parlare e pensare altro. ogni cosa al suo rovescio come le monete più preziose. spina che mi punge e mi fa ingoiare il sangue. l'incubo del mattino di fronte alla realtà. immaginare il contrario e saperlo impossibile. voler esser in un modo ma non riuscirsi davvero. capire di aver delle predisposizioni e non poterne parlare. piacere. attendere con le finestre chiuse che il vento passi. vedere la pioggia sui vetri battere come viandanti ad un portone. strappare sottobicchieri per calmare l'ansia. grida un tavolo da biliardo il mancato gesto. palle rotolano senza un senso. come sui piani inclinati e un po' contorti. le foglie si piegano sotto il peso delle gocce. come la coscienza infangata da scene di ordinaria follia.


giovedì, febbraio 15, 2007

processo a me stessa.

''Spuntava la primizia dei tuoi seni
come in mare due punte di scoglio
li hai messi nelle mani di chi afferra
concessi come l'uva nella bocca.
Tu sei il limite di chi cerca la terra
tu sei il limite di chi ti tocca
tu sei l'antipatica e la bella
sei quasi nuda ossia vestita quasi
ma spogliata diventi un quesito
per chi ti abbraccia come un suo vestito
e 'non ho niente' dici 'non ho niente'
tutti pensano che non hai niente addosso
dici 'vero ma quel che posso
il mio sentimento niente addosso'
Tu sei il tuo processo ad ogni passo
ad ogni passo come se ballassi.Tu sei la confessione ad ogni canto
e geme il godimento e gode il pianto.
Crediamo di creare i sentimenti
li leghiamo ai piaceri e ai tormenti
li diciamo coi sospiri e coi lamenti
li giuriamo come se non fosse vero
che noi proviamo quello che proviamo.
Li vogliamo assurdi come fantasie
li vogliamo credibili ma li diciamo
con parole incredibili e gli diamo una ragione col cuore in mano
li vogliamo capire e non li capiamo e cosi' li soffochiamo con quelli che noi crediamo sentimenti.

Spuntava la primizia dei miei seni
come in mare due punte di scoglio
li ho messi nelle mani di chi afferra, concessi come l'uva nella bocca.

Io sono il limite di chi cerca la terra
io sono il limite di chi mi tocca
io sono l'antipatica e la bella
io sono il mio processo ad ogni passo
la confessione di un mio gesto e' un ballo
io sono il mio processo ad alta voce
e, se confesso che respiro, io canto
facciamo un gioco bello come il mare
sono io mi faccio attraversare.
Il corpo nudo un limite del mondo si muove come l'acqua con i fianchi si muove da vicino all'infinito
il tempo come leggere la sabbia
e noi pensiamo ai passi che lasciamo ma l'orma dell'amore la ignoriamo
ci solleviamo, andiamo via di la' lasciando un vuoto di felicita'''

http://www.youtube.com/watch?v=2C2eRMTphko

martedì, febbraio 13, 2007

...

L’amore letterario brucia i sensi. Come alone sul vetro. Un attimo e poi pian piano svanisce, lasciando la traccia .. Invisibile ad occhi nudo. L’amore letterario è passione inespressa, è un calore che si sprigiona dal corpo e non ha voce perché non può parlare. Come vento del Sahara si muove dentro e crea vortici e fughe concentriche di umori e odori. È un vizio da divano a occhi chiusi. È un sudore che ti imperla le mani. È un altro modo di essere me. È un te che non deve esistere. Più. Ma esiste.. e pulsa…
...

sabato, febbraio 10, 2007

lacera il ventre

Prendo la strada con i suoi confini vedo i confini di questa corsa e poco m'importa
e poco m'importa se tu ci sei
chiedimi, chiedimi, chiedimi cosa ne penso
ti lascerò scavare.. lacera il ventre il tuo vento e poi..
da questa voragine ti lascerò passare...
...metti il tuo sguardo ghiacciato sul detonatore,
dai riduci in polvere tutto così potrò ricominciare.
.......
Ricominciare come araba fenice ogni volta. sorgere dalle proprie ceneri del fuoco e del nulla. ardere come fiamma senza ossigeno e poi respirare nel buio al silenzio lontana da tutto ciò che sembra solito e reale. come cullarsi in una danza sufi dall'ipnosi del cerchio, così è questo vivere precario in cui mi chiedo se i pensieri siano il tangibile o l'irreale. cosa concedere ai miei sogni stanchi ? le membra doloranti e percosse, gli sguardi lussuriosi ma spenti, in alternante passaggio da un'immagine all'altra come sovrapposizioni di scene di morte e vita. crear universi paralleli è ciò che faccio da sempre. quei mondi inesplorati dove i satelliti non arrivano a spiare ciò che partorisco. il ventre compiaciuto e assetato brama carezze e ricaccia l'insulto ma il disordine qui è il sintomo di patologie non diagnosticate perchè è l'evidenza la cura. Immersa nei miei spazi affollati sbatto contro pareti come falena cieca e attendo qualcosa che non si presenta perchè non cerco. Adagio signori a bussar alla porta, in balia d'umori variabili cambia la risposta e al diplomatico s'alterna sguardo di compassione rivolto al mediocre. La severità oggi è bruciante rinsecchimento del sorriso. Non accetto più di trascinar ombre attaccate ai miei piedi.

giovedì, febbraio 08, 2007

pensieri da scrivania


rotolo grotolo sempre non inciampo in parole sfuse e confuse nello spazio anelo ad aria e vuoti indifesi di parole non dette, frasi non spinte sputate dal polmone offuscato da nebbie di catrame fumoso. giro mi rigiro nel letto nella testa un testacoda improvvisato con la macchina dei miei ingranaggi un po' arrugginiti, scricchiolano stridono i metalli e si graffiano. spalmo risparmio azioni del lato oscuro e sto ferma fuori immobile manichino in vetrina sotto gli occhi di tutti ma cosa pensa non lo sa nessuno. nudo pronto ad indossare abiti che vetrinisti incapaci gli ficcano smontandolo a pezzi. mai nessuno gli ha chiesto se avesse freddo o caldo. piccoli inespressivi calchi di plastica addosso. ascolto mi riascolto come se non fosse passato quel treno addosso indosso pensieri miei non miei sorbisco immagini assorbo emozioni e il grasso cola come in un macchinario dai muscoli bloccati. blocco il flusso come diga che frena frana brama liquidi da succhiare spalmare analizzare in laboratori di vetro e fango e argilla tra le mani. smonto monto cavalli da corsa per saltar ostacoli e vincere gare e mi premio in silenzio dei bivi presi intrapresi seguiti inseguiti nei labirinti della testa. sempre lì il vortice. la testa. rotolo srotolo cartaigienica colorata 3 veli non graffiano come le unghie sulla schiena i segni rossi lividi di grandine schiaffi del reale immaginario del tempo che fu.

venerdì, febbraio 02, 2007

Concerto

Il 15 Febbraio a Bari presso lo Zenzero Club, come accennavo tempo fa in qualche commento, ci sarà il concerto di Niccolò Fabi... chissà che io non riesca a vederlo finalmente dal vivo.. Il Prezzo è di € 12 e si prevede un inizio concerto alle 22:30... (per chi conosce lo Zenzero.. la puntualità non è mai garantita!!!) ..
Chi viene??? dai dai dai! potrebbe esser occasione di incontri...
buona giornata in attesa dei soffioni..
fabi

Penso solo a te penso solo a te penso solo a te penso a te penso solo a te ostinatamente
Penso solo a te penso solo a te penso solo a te penso a te penso solo a te ostinata mia mente
Sono solo e non mi sento neanche un poco di parlare e tanto meno di spiegare cosa è capitato ci fosse poi qualcosa da spiegare sembra tutto così assurdo quasi che qualcuno si sia divertito a farmi un dispetto non c’è mai una chiara ragione quando due persone si ritrovano distanti sempre meno amanti ma compagni di una storia in cui si è tralasciato o forse dimenticato il motivo reale per il quale si sta insieme e si finisce per farsi male Penso solo a te penso solo a te penso solo a te penso a te penso solo a te ostinatamente Penso solo a te penso solo a te penso solo a te penso a te penso solo a te ostinata mia mente Non c’è rabbia non c’è dolore c’è soltanto una tristezza così grande che mi sfonda il cuore chiedo venia per questa nenia ripetitiva e ostinata ma c’è un unico pensiero che ossessivamente segue ogni mio respiro da te dipendo mia eroina e metadone e lascio a queste note il compito di toccarti così che ciò che non faccio io possa farlo una canzone Penso solo a te penso solo a te penso solo a te penso a te penso solo a te ostinatamente Penso solo a te penso solo a te penso solo a te penso a tepenso solo a te ostinata mia mente

giovedì, febbraio 01, 2007

possibilità...

Lascio le finestre tutto il giorno spalancate l’aria è fresca qualche cosa mi farà, sembra tutto facile la sera quando devo addormentarmi la mattina poi chissà, soltanto il sogno ti dà infinite possibilità, ancora un attimo e poi ci risvegliamo proprio dentro noi, lascia pulite le stanze che ci voglio dormire ancora, vedo nel vetro le stelle cadere ogni ora anche senza di te lasciamoci senza parlare non ti accorgi che è tutto perduto? se chiudo gli occhi il tuo sangue si gela all’istante vedo il ghiaccio che cola, dentro la tua bocca ancora, dentro la tua bocca ancora.. seguo le mie inclinazioni e guardo troppo gli alberi d’inverno sono stupido, lo so sembra di restare un po’ più a galla se affoghiamo i dispiaceri dentro un po’ di oscurità è come avere magia e non saperla fare andare via il mondo gira con me sorrido senza chiedermi il perché, lascia pulite le stanze che ci voglio dormire ancora, vedo nel vetro le stelle cadere ogni ora anche senza di te.. lasciamoci senza parlare non ti accorgi che è tutto perduto? se chiudo gli occhi il tuo sangue si gela all’istante vedo il ghiaccio che cola dentro la tua bocca ancora dentro la tua bocca ancora.. sai, per quanto bello sia soffrire di un idea di te che non c’è più è controproducente è come piangere per niente eppure questa è la poesia.. ha ragione la città che fa rumore e dà la voglia di andar via è come avere dentro una marea che sale contro è come un onda nera che trasforma tutto in sera.. lascia pulite le stanze che ci voglio dormire ancora.. vedo nel vetro le stelle cadere ogni ora anche senza di te, lasciamoci senza parlare non ti accorgi che è tutto perduto? se chiudo gli occhi il tuo sangue si gela all’istante vedo il ghiaccio che cola dentro la tua bocca ancora dentro la tua bocca ancora ...

http://www.youtube.com/watch?v=vfYXcO1tQfM&mode=related&search=

da quanto tempo non li vedo dal vivo..