mercoledì, luglio 21, 2010

ciao...

mi sento catapultata in una realtà parallela in cui tutto è ovattato e c'è vento, un vento fortissimo e non si odono altri suoni, si sente solo lo stridore delle lacrime contro i vetri come la pioggia che batte e le voci, tutte le voci tranne una.

ciao umberto..


The wind has taken you
You're free finally at peace
So still you lie
Leaving your cares behind

The pain is gone
Gone with the spirits in your eyes
Now you're wandering around
Above us
Looking downward
As we cry

You've flown into the wind
Escaping all the hurt within
Took to the sky
Leaving the world behind

So young to die
How could you let it all pass you by

And to the wind go so many dreams
That you had inside
Now you're just a memory
Burning in my mind

So young to die
How could you let life pass you by
And now you'll never know I loved you
And now you'll never know I cared

I really loved you
And now you'll never know

You'll only fade
Into the wind

preghiera di rabbia

Ci sono giorni in cui una telefonata ti devasta.
Non riesci neanche a immaginare quel sorriso che si spegne, un amico che sta per andar via.
Non riesci neanche a ricordare la sua voce e ti fa rabbia.
Non riesci a dire più nulla, il silenzio cala come un sipario e sai che neppure le preghiere potranno aiutare.
Inerme. Non puoi far nulla. Il male si estende si amplia, i farmaci non fanno più nulla. Nessuno può niente.
Come ci si aggrappa alla vita in questi momenti.. quanti propositi .. quanta voglia di essere invincibili .. la voglia di stringere delle mani e vederle eterne per sempre.
Il compito ingrato di avvisare altre persone, di sentir la loro voce spezzata, di dover comunicare qualcosa che in fondo non sai.
Perché fino a ieri non lo sapevi neanche tu . perché il male è una cosa troppo intima, che si nasconde nella speranza di non suscitare pietà..e compassione. Fino a che non è necessario..per prepararsi ad accettare ..
Cum patire. È quello che ora facciamo in silenzio, a mille km di distanza..uniti da un’amarezza senza fine e da ricordi spezzati dal tempo.

Io non pensavo che bastasse un'ora
il tempo scorre in una parola
su un pentagramma vive un'emozione
la porta è chiusa senza una ragione
...colori che muoiono...
Come in un vecchio film in bianco e nero
sono fotografie, solo fotografie
sfregiate dal tempo
...colori che muoiono,
colori che esplodono.


(Timoria)..

venerdì, aprile 02, 2010

ricordi.

con lo sguardo che implode la donna ascolta vecchie canzoni...

che potere hanno alcuni suoni...
salti temporali come buchi neri. salti temporali come dolci carezze. salti temporali come spine.
oggi è uno di quei giorni in cui adoro ricordare. e commuovermi . e in quella commozione magari persino soffrire come in un momento e provare tenerezza per il mio essere di allora. che bello aver nostalgia di alcune cose... non per riaverle ma per averle vissute. per averle provate, con diverse persone, in diversi momenti, con diversi significati. la stessa dolcezza dell'amore, la stessa forza di alcune litigate, gli stessi colori di alcuni tramanti, gli stessi sorrisi di alcuni viaggi, le stesse vibrazioni di alcuni desideri.
il potere della memoria emotiva. ricolorare le tinte.
ci sono persone e gesti che proprio mi mancano.
un viaggio sola in treno, un aereo per sentir un concerto. chiacchiere seduti sul letto fino a notte fonda. viaggi con un amico. telefonate con un'amica. incontri di occhi. piccoli segreti da tenere. corse in auto ridendo con le nostre canzoni. luoghi da scoprire e desideri da condividere.
come si acuisce la solitudine crescendo.. come si acuisce la consapevolezza. e la delusiove. e anche quando stai bene, quando sei felice sei consapevole di aver spento un po' quella luce che emetteva l'energia del tutto possibile..o di aver perso il tempo che fu. ogni giorno un giorno nuovo con nuove meraviglie. ogni giorno un giorno nuovo con nuovi ricordi e istanti che non tornano.
Ci son cose che voglio riprovare a fare. e altre a cui dovrò rinunciare che non torneranno, come alcune persone, come il giorno della mia laurea.. ieri di qualche anno fa..
è venerdi santo. e come ogni anno, come sempre, non so perchè io mi sento triste. e un buco di malinconia. meravigliosa malinconia. che bello piangere per tutta la tua vita passata....

mercoledì, marzo 17, 2010

lettera al mio giudice


Un uomo , una vita, uno sfogo.
Una lunga confessione, il bisogno di dire, di urlare la propria verità. Quella vissuta nel cuore e nella mente. Quella che supera le convenzioni e i pregiudizi e la legge e la morale comune. Quella che comprende l’amore. E la morte. Nell’indefinito spazio del battito improvviso.
Una lettera come voce del bisogno, un quadro di Munch lungo una vita, tratteggiato a tinte forti delineando volti, paesaggi, spazi, interni, silenzi. Abbozzando vite, approfondendone altre.
Una vita in una lettera espressa nel bisogno violento e disperato di esser compresi… senza giudizio. Solo come uomo. Solo uomo con uomo. Uomo solo uomo.
Un romanzo in cui il climax ascendente va di pari passo all’ansia della lettura, all’autoanalisi psicologica ..
Intenso, aspro. A tratti crudo. A tratti malinconico.

il suo giudice...
... a giudicare Alavoine, oltre la corte, oltre il lettore, nonostante tutto, sarà soltanto lui... la sua testa, la sua coscienza, le sue scuse.

E nell’immancabile dramma del tradimento, Simenon non tradisce mai..

lunedì, marzo 15, 2010

inno alla serenità


È raro che si scriva quando si è sereni…
Quando la felice serenità ti invade, è come se non si avesse il tempo, né tanto meno la voglia, di rinchiudersi un po’ per scrivere . Ci si dedica ad altro, si rubano i secondi per sorridere ancora di più, si limita il tempo della propria solitudine.
Eppure non è giusto . si dovrebbe cantare la propria serenità, si dovrebbero lasciare tracce di questi passaggi di vita.. per darci un’occhiata magari più grandi e ricordare i dettagli, i sospiri che, se impressi con parole, restano più facilmente non dimenticati.
E allora scrivo queste poche righe…

Questo è un periodo felice, sereno .. è come se avessi posto finalmente dei chiari obiettivi di condivisione e le mie folli disperate lacrime siano così distanti .. è bello ritrovarsi lontani dalle crisi adolescenziali e sorridere delle banali piccole cose del quotidiano.. non voler più scappare da niente, al massimo voler cambiare piccole cose, voler costruire, voler migliorare.. Non so se arriveranno dei momenti cupi ma non mi interessa. Non ora. E del resto so che ci sarà una maturità diversa ad affrontarli. So che faremo in modo di superarli insieme… E si ora parlo al plurale… e un po’ sorrido. Io l’individualista per eccellenza, quella che metteva IO prima di NOI si trova finalmente a racchiudere un ideale di famiglia nella sua testa e a pensare a unioni piuttosto che a divisioni. È vero che ci sono dei momenti in cui si cresce e i sogni diventano altri e i progetti cambiano … e le cose assumono dei colori diversi.. ed è davvero bello così. Trovare in altri occhi la propria gioia, sentire che le soddisfazioni dell’altro son le tue, più grandi delle tue , più necessarie delle tue…

E allora.. un inno a questa serena felicità , che prego sia per sempre... un inno al sole che fuori brilla e alla luce che c’è in questi occhi anche se fuori diluvia. Un inno a marzo e a un 28 febbraio appena trascorso, sempre il nostro 28 febbraio… ancora giorni di meraviglia.. ancora e ancora e ancora….

domenica, febbraio 07, 2010

ci son dei mattini in cui..


..apri gli occhi e ti svegli.
vedi accanto il tuo uomo e comprendi il segreto del giorno.
e capisci da quel sorriso commosso che la vita è lì.
in quel secondo, proprio in quel misero secondo, quando apri gli occhi, in quell'epifania domenicale.
e i respiri cambiano, e gli incubi non hanno presa.
puoi alzarti o riaddormentarti. con la certezza che lui è lì..
..e già ti stringe le mani.

giovedì, gennaio 21, 2010

...

un pensiero a te, mio blog.
mi manchi.
mi manca il tempo da dedicarti, gli sfoghi, le riflessioni, i pensieri.
mi manca descriverti ciò che vedo e ciò che invento, ciò che sento e ciò che immagino.
riprenderò il tuo cammino lo prometto.
ci son cose che hanno bisogno di tempo.
e il tuo tempo è sempre.
f.