giovedì, giugno 11, 2009

per il 10 giugno

Quest’anno, per il 10 giugno, non ho scritto nulla. Non perché non volessi ma perché questo maledetto tempo che non gestisco mi taglia anche i pensieri. E la forza di costruirli e di esprimerli.
Gli occhi versavano inchiostro. Come sempre le immagini ritornano più violente in una ricorrenza. Come un appuntamento. Che cosa sciocca.. come se un dolore non esistesse negli altri 364 giorni . e invece c’è, in sordina. Ma la data, la data è pungente. Volente o nolente come marea fa risalire tutto e in un’ondata porta a galla le cose represse, i flash che volevi rimuovere, le assenze profonde degli abissi del sé.
E ancora un altro anno è passato. E ancora è un anno senza di te.

A te. Uomo che non pretendeva.