Stamattina girando velocemente nel web ho trovato questo:
Londra, 700 sms alla settimana
19enne finisce dallo psichiatra..
http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/scienza_e_tecnologia/telef/folliesms/folliesms.html
molti.. troppi di noi.. (tranni quelli che per farti mandare un messaggio li devi pregare in 15 lingue, uff!) siamo ormai quasi sms-dipendenti.. anche se non vogliamo ammetterlo.. si vive col cellulare in tasca, in mano, sul tavolo.. sempre a portata di mano, sempre in psudoattesa di qualche comunicazione di servizio da chiunque..soprattutto da chi portiamo dentro.. e ora con tutte le offerte di messaggi gratis ci sbizarriamo a intavolar discussioni, salutare, comunicare, prendere appuntamenti, organizzarci... tutto via sms.
Io in primis. e me ne rendo conto. da un lato c'è il discorso economico. li mandi "gratis" e così dopo una spesa mensile di otto euro ti senti libero di comunicar qualunque cosa per mezzo di quelle letterine digitali sul display del cellulare.. E non è uno scherzo.. per quanto costa telefonare oggi, se si devono metter d'accordo più di due teste o proporre serate o chissà che, basta mandare un msg generalizzato e si riesce a risolvere il tutto in pochi minuti.
Dall’altro lato c’ è la complicità nascosta in poche parole, o il bisogno di comunicare a qualcuno qualcosa in qualunque momento. Anche un gesto d’amore o un’offesa. Una necessità a volte eccessiva.
Ora, che sia chiaro, non voglio faro un trattato sul cellulare, non starò a generalizzare o puntualizzare sulle solite menate di "i giovani di oggi non comunicano più di persona, oggi il cellulare è una divinità, la comunicazione virtuale annienta il contatto umano, le persone si nascondono dietro uno schermo.." e tutte le altre cose di natura social-sociologica che sentiamo sempre in giro.. (giustamente anche, direi).. perchè se no dovrei per controparte parlare anche di tutti gli aspetti positivi della mobile technology.. e quindi l'abbattimento delle distanze, la velocità delle comunicazioni urgenti, il risparmio economico..e bla e bla e bla . e Bleah ! No, sono cose che sappiamo tutti. O quasi.
Quello che oggi mi ha lasciato perplessa è quell’articolo.. finire da uno psichiatra.. il giungere all’estremo, restare vittime e dipendenti .. oggetti stupefacenti, abbiam già sentito casi relativi a tv, videogiochi, internet..e ora gli sms.. la solitudine che porta ad attendere un messaggio come segno dell’essere importanti per qualcuno.. o anche solo il segno dell’esistere nella mente di qualcuno per qualche secondo. Almeno per qualche secondo.
Siam davvero arrivati a questo? Se la comunicazione diventa una necessità estrema per le anime sole, magari circondate da mille colleghi sconosciuti in un ufficio, possiam paragonare l’avanzatissimo cellulare al messaggio nella bottiglia di un naufrago?? L’àncora di salvezza ? l’amo da lanciare sperando che qualcuno l’afferri? La speranza cui aggrapparsi per sentire di avere un minimo ruolo?
Siam davvero così soli ? (si lo so che ogni caso è particolare, ma voglio per una volta generalizzare!!!) purtroppo iniziamo davvero a valutar l’importanza che abbiam per qualcuno in base a quante volte ci chiama o ci manda un sms?? A volte si.. mi rendo conto che può essere orribile.. mi piacciono i messaggi, mi piace riceverli, inviarli, lo trovo divertente, intrigante, simpatico, sbrigativo e potrei metterci mille altri aggettivi, ma non voglio più questo metro di giudizio! per fortuna non ho mai smesso di voler sentire davvero il calore..
Please God stop this foolishness!! Send me a text message when you’re ready to do that…
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