martedì, luglio 25, 2006

Vivere e lasciarsi vivere.

Sono stanca di guardarmi intorno ed assistere allo scempio che spesso gli esseri umani commettono su di sé. E non parlo di omicidi e grandi guerre. Parlo di qualcosa di più mite ma di frustrante. Sembra che molte persone abbiano perso o non conoscano affatto il gusto dell’assaporare la vita. Sembra che trascorrano irripetibili giorni, tutti identici a loro stessi facendosi trascinare dallo scorrere del tempo e dal muoversi incessante delle lancette. Stato di apatia. Attiva o inattiva che sia. Perché si può essere apatici pur essendo attivi. Quando non si sente il gusto delle cose che si fanno. Quando si segue una specie di moto e ci si fa trascinare. Invece di trascinare. È una condizione che non sopporto. Soprattutto quando la vedo negli occhi delle persone a cui voglio bene. Soprattutto quando mi accorgo che non è un momento, ma un modus vivendi perpetuo. Si deve aver coscienza della differenza tra vivere e lasciarsi vivere. Non si dovrebbe permettere al tempo e alle cose di passarci sopra, senza poi lasciare un odore. Si dovrebbe chiedere al tempo e alle cose di entrare, farci sentire e lasciarci un segno addosso. Fosse anche un pugnale. Fosse anche una carezza. È che le persone hanno paura. Di tutto. Di rischiare, di insistere, di provare, di godere, di sbagliare, di soffrire, di sentire. E non lo possono ammettere neanche a loro stessi. Sento sempre gente che si lamenta di qualunque cosa, ma che fa per rendersi la giornata migliore? Insoddisfatta, senza neanche sapere il perché. È patetico, mediocre, inaccettabile. L’ennui del quotidiano. Eppure siam circondati da tante cose che potrebbero renderci la giornata migliore. Si ha la vista offuscata, e la bellezza è dietro un velo. Non si sa più ascoltare la voce del mondo.
Manca la curiosità e l’entusiasmo.. e forse si è aggiunta un po’ di stanchezza.
Io sono felice di non essere così. Perché continuerò per sempre a guardare le stelle che brillano con gli occhi curiosi di un bambino.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono contenta anche io che tu non sia così: ed è vero perchè una tua caratteristica è l'entusiasmo.
Anche io penso di essere "entusiasta" della vita. Anche nei momenti di sconforto mi rifugio nelle piccole cose che mi piacciono: un libro, una foto, una canzone. E credo che noi tutti abbiamo il dovere di rimboccarci le maniche e di cercare di assaporare la vita che ci è stata data.
un bacio!