lunedì, ottobre 30, 2006

se avessi un duplicato?

Tu chi sei? sei quello che conosco o sei il suo doppio?

Cos'è che guardo allo specchio, il mio o il suo volto?

Quale vita conduco dentro di me se fuori non sembro solo me stesso?

A cosa potrebbe arrivare un uomo se scoprisse che al mondo esiste una perfetta copia di sé?
l'apparire, l'aspetto esteriore, l'abito, il segno di riconoscmento che valore avrebbero nell'identità di un essere?


Ci si sentirebbe un po' spersonalizzati, privati della propria essenza.. "corpo con/diviso" = anima frustrata, annientata, dimezzata nel valore.. Ci si sentirebbe quasi giudicati da se stessi senza essere se stessi, giudicati da un altro io, dal proprio doppio, che è davvero alter, altro da sé..un altro uomo con un altro nome, un altro lavoro, una vita diversa ma..identico. La sua voce reale e tangibile si mischia e si accavalla a quella inconscia del Buon senso.. al punto da annientarla.

Eppure... questo eventuale giudizio peserebbe meno di fronte alla terribile scoperta di non essere più unici e irripetibili al mondo, ma una combinazione di geni e una catena di dna composta casualmente come la fila dei numeri del lotto....ripetibile...

Ho appena finito di leggere L'uomo duplicato di Saramago... Una scrittura complessa, un intrecciarsi di frasi lunghissime che seguono al tempo stesso il flusso di coscienza del protagonista, del narratore e dell'autore .. coinvolgendo il lettore in una narrazione difficile ma intensa..che varia dal filosofico al trivialdivertente, passando per un attento studio dialettico, sociologico e psicologico. Un'opera d'arte contemporanea complessa ma non pesante..che lascia un po' così, appesi al filo del.. "chissà se..."

"I cannot find the other half.."

Lettura consigliata del mese.
e voi come vi sentireste?

Nessun commento: