mercoledì, ottobre 04, 2006

il lato oscuro della nostra forza


Frammenti. Fragilissimi fili sottili dell’io.
Come giungere a conoscerne ogni singola parte se non con l’esperienza? Tempo padrone.
Si associa da anni ormai la mia persona alla luna. Sembrerebbe alquanto banale. Chi a lei non si è ispirato, chi su di lei non è voluto giungere, chi con lei non ha urlato come licantropo devastato da un qualcosa di ignoto? Chi non ne ha apprezzato la bellezza e la magia… eppure c’è una ragione per cui ho scelto lei. Ragione alquanto valida e intensa. Quel famoso “dark side of the moon”.
Anni fa, seduta su un gradino in una piazzetta di Bologna, discutevo una tesi con degli amici sul lato oscuro che è dentro di noi. Alcuni credevan di esser ancora e soltanto puri dentro di sé. Mi venne da ridere. Sono davvero pochi, forse inesistenti, gli esseri umani che possono definirsi tali o che possono affermare dichiarare e giurare con una mano sul cuore consapevolmente di non possedere un lato oscuro. Posso concedere solo il fatto che magari non si è avuto ancora modo di conoscerlo e riconoscerlo. Bisogna stare attenti e aver chiarezza.
Il proprio lato oscuro.
Ognuno di noi lo ha.
E consentitemi la presunzione della certezza. Ad alcuni è più evidente proprio in ragion di fisiognomica, ad altri appare a sprazzi in reazioni momentanee e istintive quando la ragione riposa un po’ quasi fosse anestetizzata. Per altre persone è invece un qualcosa di nascosto e inapparente. Qualcosa che trascende il suo quotidiano essere sociale e si risveglia nei meandri della sua testa, magari quando si è rinchiusi in una stanza al buio. E magari all’improvviso può anche divenire chiaro agli occhi degli altri, o restare nascosto per sempre. Non è necessario pensare a Mr Hide, ma forse può essere un’idea esplicativa della questione.
Fatto è che c’è un qualcosa che si discosta dal nostro solito percepire le cose. È come se fosse una conoscenza parallela, una via di apprendimento del reale e dell’irreale, la visione distorta di alcune cose che ci apre nuove porte di percezione. È il nostro contrapporci a noi stessi.
Tutto è come minimo dualismo, la vita e la morte, il bene e il male, il più e il meno infinito, paradiso e inferno, uomo e donna, io e .. io. (Attenzione a non confonder la definizione di ego e alterego di cui parlavo nell’altro post. Qua parliamo di qualcosa di intangibile e generale.) Tu e io. Io e io. Perché se non cos’altro potrebbe esser contrapposto a noi! Ecco allora che si deve esser pienamente consapevoli dell’esistenza di questo punto nascosto che a volte come flash di un autovelox appare e ci acceca. Attenzione, non sostengo che in ognuno di noi ci sia un serial killer! Dico solo purtroppo senza potermi dilungare che c’è quel qualcosa che si contrappone alle cose comunemente accettate, un aspetto derisorio, a volte cattivo, a volte perverso, a volte depresso, a volte egoista, a volte violento, a volte lussurioso, a volte altre e più cose insieme. Insomma quell’essere animale che ci riaccomuna alla creazione, quell’oltre-ragione che fa compiere atti strani, quell’istinto di libertà che ti farebbe spingere oltre la vita, la morale, lo status quo, l’accettazione sociale. Non è detto che sia pericoloso, è solo incredibilmente “nostro”. È quello spazio dell’anima dove tutto ci è concesso e che non deve spaventarci, non sempre almeno. Ci fa compiere cose sbagliate a volte. Troppi errori. Io li ho visti, li ho compiuti, li ho riconosciuti, li ho pagati. Ho conosciuto, ho appreso, ho rielaborato, ho scelto, son cambiata. Il nostro dark side è importante per la nostra realtà ed è fondamentale riconoscerlo, accettarlo, conoscerlo in profondo e capirlo, e magari rendere qualcuno partecipe della sua esistenza. A volte anche a nostro rischio e pericolo.
Quando si decide che quella persona in quel momento merita tutto di te.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sono d'accordo pienamente con te. Ognuno di noi ha dentro lo "yezer haarà" (in ebraico è "l'istinto cattivo") e proprio per questo bisogna mettere dei paletti e delle regole perchè non prenda il sopravvento. Attenzione anche io non voglio dire che ognuno di noi abbia un killer dentro.. ma certamente a volte bisogna scegliere tra il bene e il male e ci costa fatica, proprio perchè una piccola parte di noi vorrebbe spingerci verso il male..
baci!!

fabilunablu ha detto...

io non dico che il nostro lato oscuro sia per forza "cattivo" o abbia tendenze al male..attenzione.. nè che bisogna sempre e comunque metterlo a tacere, perchè questo significherebbe snaturarsi..a volte è utile, a volte è una luce di conoscenza..dico solo che esistono dei lati nascosti e diversi dal nostro solito apparire quotidiano..
un mega bacio alle mie amiche lontane.. fabi

fabilunablu ha detto...

sofia.. lo sai che anche io faccio la stessa cosa? è una comunicazione silente ma ci sono anche io .. ed è bello sapere che "ci siamo".. ti abbraccio