martedì, novembre 21, 2006

gli ultimi 3 giorni


Eccomi qui di ritorno da un weekend romano..

sabato e domenica lo stage di capoeira.. quante risate.. il viaggio in 5 in macchina cantando e dicendo cavolate e poi lì a conoscere gente e analizzare lo stato di esaltazione altrui, vedere la bravura e la follia di quelli bravi e sentirsi i più inetti!

"dai, ora vi insegno la ruota senza mani.."

"ma se io non la faccio manco normale!!!"

il traffico..i vari guai con le varie macchine (che sfiga generalizzata), i panini e la birra.. il sacco a pelo nella palestra e un coro di russamento cronico assoluto da studio medicoantropologico.. e poi un po' di libertà.. gli altri son partiti e io sono stata a sprazzi con degli amici importanti.

Prima Umberto a parlar di teatro e ad improvvisare un dialogo semiassurdo tutto registrato.. chissà che non ne esca un copione da fare un giorno insieme..

Poi Sabino col raffreddore e la sua chitarra da concerto.. quelle note che permeavano la stanza e il silenzio intorno per non disturbare..la mia vecchia casa romana, cambiata, nelle forme e nei colori, la mia stanza rivoluzionata dal nuovo inquilino, sentire come il tempo passa e come si resta legati cmq a dei luoghi e degli spazi che hanno assorbito il tuo odore..

Poi la mia pergamena di laurea che mi son decisa di andare a ritirare dopo non so più quanto tempo ..

e infine Alina .. la mia vecchia amica di sempre .. quelle amiche che senti una volta all'anno e tutto è come sempre.. noi davanti allo specchio a metterci il rossetto prima che lei andasse a lavoro e .."cavolo ma stiamo facendo la stessa cosa dopo 14 anni".. come quando ci preparavamo fanciulle in bagno prima di uscire .. che bello accorgersi di piccoli gesti ripetuti che però uniscono e rafforzano i legami..


Poi un viaggio in treno con un libro..


E ora a casa davanti al pc.. a ricominciare la solita routine chiusa in questa stanza che dovrò prima o poi rivoluzionare.. il periodo dei viaggi sparsi credo sia quasi totalmente finito.. e ricomincia il mio mondo fatto del profumo di questa camera (se le scarpe da ginnastica sono fuori) e dalla mia solitudine..


The world is not enough.

It will never be enough for me.

I long for distances and spaces with no boundaries for thinking. And acting.



1 commento:

fabilunablu ha detto...

la nostra stanza è un nido.. e, se le diamo un'essenza, anche quando si vive fuori di essa arriva un momento in cui ci manca.. Cambiare scenari ci regala ampiezza di vedute e profondità varie, forze inesplorate e resistenze coriacee..aiuta a percepire le cose in modo diverso. E a reagire.
Ora se ti alzi in piedi puoi riprendere i caraibici, iscriverti a un corso di capoeira, in piscina o dove ti pare... sei tu che lo decidi! fai quel passo..
un bacio forte forte