mercoledì, aprile 09, 2008

venerdi sera...


Era arrivato all'improvviso con un gruppo di amici.. tutti apparentemente così simili da sembrare in divisa.

Silenziosi, austeri, dignitosi, dalla pelle scura e i ricci capricciosi.

Nel ristorante si erano posti tutti davanti a me, quasi fissandomi con indifferenza. Poi pian piano hanno iniziato a conoscere altra gente..tranne uno. Sapeva che per lui sarebbe stato diverso. aveva un non so che di speciale.. un odore intenso ma meno violento..Quasi uno sguardo tenero piuttosto che annebbiato. Man mano gli amici si disperdevano nel locale, ognuno in cerca di altra compagnia.. ma lui no, fermo lì con me, davanti a me. Ad attendere il momento giusto o forse l'addio..

Fragile, io ne ho subìto il fascino ma non la tentazione, e sono rimasta a fissarlo tutto il tempo. L'ho persino protetto contro chi lo denigrava e non capiva. L'ho fatto sedere con noi e occupare il posto d'onore a capotavola, al mio fianco. Colpo di fulmine direi, destinato a finire.

Una notte. Solo per una notte.

Finita la cena l'ho tenuto nelle mani, l'ho coperto e riparato dalla pioggia incessante e interminabile.. e l'ho portato in auto con me. In giro tutta la notte a sentir musica e lui sempre lì, dando le spalle alla strada, con il corpo ustionato adagiato sul cruscotto.Neanche un bacio, solo tante carezze sulla testa. Mi faceva tenerezza.. una strana tenerezza alcolica.

Finché il suo odore è diventato insopportabile. E l'ho lanciato via dal finestrino.

Si chiamava Velio. Era un polipetto arrostito.

3 commenti:

aracK ha detto...

ma valà valà!!! :-)

Anonimo ha detto...

che schifo!!!

Luciana ha detto...

Verio....io l'ho visto, in foto, cosi piccolo e indifeso, lì adagaito su una bella fetta di pane a fargli da piano di appoggio...ah verio.... dai bei riccioli...chissà che sapore avevi....